La prima e la seconda bozza del contratto di governo tra M5S e Lega parlavano chiaro: la chiusura dei campi rom c'era, ma solo a metà. Perché l'accordo scritto dagli staff di Salvini e Di Maio prevedeva l'addio a quelli illegali, senza però dire nulla suigli accampamenti tecnicamente legali ma comunque spesso sacche di illegalità in cui lo Stato fatica ad entrare.
Bene. Secondo le ultime indiscrezioni, tra gli argomenti cari alla Lega che saranno rimessi sul tavolo oggi pomeriggio quando i due leader torneranno ad incontrarsi, ci sarà anche il tema della sicurezza. E - appunto - Salvini avrebbe inserito nel programma il progetto di chiudere tutti campi rom e non solo quelli irregolari. In fondo solo ieri un blitz della polizia locale di Roma, disposta dalla procura capitolina, ha permesso dirinvenire nelle baracche un vero e proprio arsenale fatto di spade, bastoni, mazze e accette. Oltre, ovviamente, a oggetti di valore, 20mila euro in contanti, orologi e via dicendo.
Matteo Salvini ha fatto della ruspa contro i nomadi il suo paradigma politico (e di possibile governo). E forse sono stati anche la sua fortuna. Più volte si è recato in "visita" in diversi campi rom, ricevendo spesso anche qualche urlo contro. In molti erano rimasti sopresi nel leggere nella bozza di contratto con il M5S il pugno duro solo con i campi irregolari. Nel documento si legge infatti che un esecutivo giallo-verde, a fronte dei @circa 40.000 Rom vivono nei campi nomadi, di cui 60% ha meno di 18 anni", vorrebbe mettere in campo le "necessarie azioni per arginare questo fenomeno".
Ovvero: "chiusura di tutti i campi nomadi irregolari in attuazione delle direttive comunitarie; contrasto ai roghi tossici; obbligo di frequenza scolastica dei minori, pena allontanamento dalla famiglia o perdita della potestà genitoriale". Ora, forse, le cose cambieranno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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