Il governo beffa gli agenti di polizia. Il decreto sullo sblocco delle risorse per i contratti, firmato dalla Madia, porta in busta paga un aumento di soli 5 euro netti.
A spiegarlo è Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, a cui non tornano per nulla i conti. “Per un contratto triennale è previsto un miliardo e 200milioni di euro. Questa cifra – sottolinea - va divisa per i 3milioni e 200mila dipendenti pubblici con un risultato di 375 euro che chiaramente sono lordi, e vanno a loro volta divisi per 13 mensilità, per giungere in questo modo a 28,84 euro, ai quali si deve sottrarre il 60,2% di tasse, arrivando a 11 euro netti”.
Da 11 euro si scende a 5 euro netti al mese perché, aggiunge Tonelli, bisogna considerare altri tre elementi: “il finanziamento della nuova parte normativa, la rivalutazione delle indennità accessorie, tra cui notturni, festivi e ordine pubblico, e la forbice tra agente e vice questore aggiunto”.
“Ci permettiamo, infine- conclude il segretario del Sap - di far notare al ministro Madia che per dare 85 euro lordi, non netti, al mese sarebbero serviti 3 miliardi e 536 milioni e non i 2 miliardi e mezzo indicati. Se dobbiamo giocare con le cifre, allora ogni logica è destinata ad arenarsi”.
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