"Contro gli immigrati filo spinato elettrificato: li tratto come cinghiali"

L'affondo di Buonanno: "Sono codardi che scappano dal loro Paese senza combattere. Nel mio Comune non entrano, li fermo con la forza"

"Contro gli immigrati filo spinato elettrificato: li tratto come cinghiali"

I cartelli anti-immigrati non bastavano più. Ora Gianluca Buonanno sceglie di fortificare il suo paese, Borgosesia, con una barriera di filo spinato elettrificato - "come per i cinghiali", specifica alla stampa.

Così il vulcanico sindaco ed europarlamentare del Carroccio intende impedire l'arrivo di nuovi immigrati nel proprio comune con i mezzi più radicali. Quelli solitamente utilizzati per allontanare gli animali selvatici.

"Condivido in pieno quello che sta facendo l'Ungheria - affonda il leghista - Bisognerebbe usare gli agenti e i gas lacrimogeni con questa gente. Dovrebbe farlo anche l'Italia, ovviamente quella di Salvini e non quella buonista di Renzi. Non ci vuole la linea dura, ma durissima".

Parlando invece degli immigrati che si lamentano delle condizioni di accoglienza, Buonanno propone di lasciarli "senza mangiare, solo acqua: uno che scappa dalla guerra

pretende di mangiare come al ristorante? Gli italiani non sono scappati quando c'era la guerra da noi, sono rimasti e hanno combattuto per la loro patria. Questi qua che arrivano, a parte donne e bambini, sono solo dei codardi".

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