Così il Qatar finanzia in Italia moschee e scuole coraniche

Nell'ultimo anno la Qatar Charity ha stanziato 25 milioni per costruire 43 moschee in Italia. Ma dietro la fondazione ci sono sospetti di legami con al Qaeda

Così il Qatar finanzia in Italia moschee e scuole coraniche

Con i suoi 2milioni e 700mila abitanti, il "piccolo" Qatar è un attore importante nel mercato internazionale, con le sue grandi aziende come la compagnia aerea nazionale Qatar Airways e la rete televisiva internazionale Al Jazeera, ma anche con i forti investimenti del Paese nel mondo sportivo: già principale sponsor del Barcellona, il Qatar ospiterà i campionati mondiali di calcio nel 2022. Ma non è solo ricchezze petrolio. Il Qatar è anche proselitismo. O meglio lo è la "Qatar Charity Foundation", la più importante istituzione di assistenza islamica dell'Emirato che ha tra i tanti obiettivi la costruzione di moschee in tutto il mondo. In Italia ha mosso i primi passo nel 2013 quando ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro per la costruzione di quattro moschee in Sicilia.

In Italia la maggior parte dei finanziamenti alle comunità islamiche sono finanziate dalle ong del Qatar, lo Stato con cui da oggi Arabia Saudita, Egitto, Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Yemen hanno chiuso i rapporti diplomatici. L'accusa mossa a Doha è di finanziare il terrorismo islamico facendo arrivare soldi a organizzazioni vicine ad al Qaeda, Stato islamico e Fratelli Musulmani. "Se Dio vuole conquisteremo Roma. Non con la spada, ma con la Dawa (il proselitismo, ndr)", recita un hadith del profeta Yusuf al-Qaradawi, il leader spirituale della Fratellanza Musulmana che predica dal Qatar e dagli schermi di Al Jazeera, l'emittente satellitare dell'emirato wahabita. Negli ultimi anni le associazioni islamiche hanno costruito decine di moschee e scuole coraniche con i finanziamenti del Qatar. Stando alle parole del presidente Ucoii (Unione delle Comunità islamiche d'Italia), l'imam fiorentino Izzedin Elzir, solo i 25 milioni provenienti dalla ong Qatar Charity sono serviti nell’ultimo anno "per costruire 43 moschee".

Nel gennaio del 2016 Ibrahim Mohamed, tesoriere dell'Ucoii, aveva annunciato l'arrivo di 5 milioni per la costruzione della moschea di Bergamo, la cui costruzione è stata bloccata da un'indagine della procura. Una somma che rappresenta appena "un quinto dei 25 milioni di euro trasferiti in Italia per realizzare 33 nuovi centri islamici". Con i soldi della Qatar Charity, in Lombardia, sono già stati realizzati i centri islamici di Saronno e Brescia, oltre ad altri centri minori, specie nel Bresciano. Non solo. Oltre alla moschea di Bergamo, la Qatar Charity sarebbe già pronta a sovvenzionare anche un maxi centro a Sesto San Giovanni. "Lo Stato italiano resta indifferente di fronte alla denuncia dell’Arabia contro il Qatar? - chiede il deputato leghista Paolo Grimoldi - l'Italia continua ad autorizzare la costruzione di moschee finanziate dal Qatar o quelle in costruzione verranno bloccate?". Anche perché, come ricordava Gian Miaclessin sul Giornale, sulle attività della Qatar Charity Foundation pesano però molti sospetti. Sospetti che legano l'ex presidente Abdullah Mohammed Yusef ad al Qaeda.

"I soldi destinati dalla Qatar Charity alle operazioni di Al Qaida - si legge in un rapporto del ministero della Giustizia statunitense - vengono elencati nei registri dell'organizzazione come spese per la costruzione di moschee e scuole oltre che al sostegno di poveri e bisognosi".

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