I risultati ottenuti fin qui non gli bastano. Matteo Salvini vuole ottenere il massimo dalla sua lotta all'immigrazione clandestina. I numeri dimostrano che quanto fatto è la strada giusta per fermare gli sbarchi dei barconi che dal Nord Africa partivano quotidianamente alla volta dell'Italia. Adesso, però, il ministro dell'Interno è fermamente deciso a dare un giro di vite agli immigrati clandestini che circolano liberamente sul nostro territorio. "Ora siamo al lavoro per aumentare espulsioni, cosa che chi mi ha preceduto purtroppo non ha fatto", ha detto ieri il leader leghista annunciando "tempi più rapidi" per cacciare chi non è in regola con il permesso di soggiorno e un drastico taglio a fondi stanziati per chi chiede asilo.
I numeri certificano che la "cura" Salvini funziona. Nell'agosto dell'anno scorso sulle coste italiane erano sbarcati 4.317 immigrati. Nello stesso mese di quest'anno, come fanno sapere i funzionari del ministero dell'Interno, ne sono sbarcati 1.491, il 65,4% in meno. "Il dato di un anno fa - ha commentato oggi il ministro dell'Interno - faceva dire al Pd 'Abbiamo fermato gli sbarchi, l'emergenza è finita'. Col nostro governo stiamo dimostrando che si può fare di più e meglio". Salvini, però, non è disposto a fermarsi: dopo aver fermato gli sbarchi, è determinato a mettere ordine anche in Italia. Come già annunciato in campagna elettorale, vuole infatti iniziare a espellere chi in Italia non può stare. "Ora vogliamo moltiplicare le espulsioni - ha annunciato - dalle parole ai fatti".
Il piano dovrebbe partire già nelle prossime settimane. Nei giorni scorsi, ai microfoni di Radio 24, il ministro dell'Interno aveva i fatti annuciato "nuovi accordi", che prima non c'erano "perché nessuno li aveva mai immaginati e costruiti", con i Paesi di provenienza degli immigrati per effettuare "riammissioni volontarie o espulsioni coatte".
Ad oggi, infatti, gli accordi bilaterali ci sono soltanto con quattro Paesi e funzionano sostanzialmente solo con la Tunisia. "Non so chi c'era prima di me come passava il suo tempo...", ha chiosato infine Salvini. Che ora vuole dare una stretta senza precedenti per far tornare la legalità in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.