I Cinque stelle hanno mantenuto la promessa annunciata da Di Maio di abolire la povertà. La loro, però. L'attaccamento della truppa grillina ai seggi parlamentari con stipendio da 12mila euro netti al mese tra indennità e rimborsi forfettari, spiega perchè vedano una crisi di governo ed uno scioglimento anticipato della legislatura come una sciagura personale. Per il loro tenore di vita lo sarebbe eccome. Nella vita precedente all'elezione in Parlamento la maggioranza di loro - come documentato da una precedente inchiesta del Giornale - aveva redditi da fame, da poche migliaia se non centinaia di euro l'anno, senza contare i disoccupati a reddito zero. Si capisce che vogliano restare incollati lì e portare a termine i cinque anni di legislatura (scatterebbe anche la pensione), alleati prima con la Lega e poi col Pd e Leu, con chiunque purché la dichiarazione dei redditi non torni quella miseria che era prima. E la nuova vita da arricchiti grazie alla politica, si rispecchia nelle loro dichiarazioni di variazione patrimoniale, documento che sono tenuti per legge a comunicare alla Camera di elezione, anche se moltissimi non lo fanno, a partire da big come Di Maio, Fico, Toninelli, tutti fermi ancora al 2018.
Per i parlamentari M5s che invece hanno comunicato i cambiamenti patrimoniali intervenuti tra il 2018, anno dell'approdo nella «casta», e il 2019, emerge il nuovo status che grazie al generoso emolumento gentilmente offerto dalle tasse degli italiani ha permesso loro di comprarsi case, auto e moto nuove fiammanti. L'acquisto di una casa a Roma da parte di chi risiede altrove, tra l'altro, è un motivo in più per opporsi a qualsiasi minaccia di far cadere il governo. Lo sarà per tre nuovi proprietari di immobili nella Capitale, le onorevoli Azzurra Cancelleri e Carla Ruocco e il senatore Gianmarco Corbetta. La prima, sorella del viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, è di Caltanissetta e a Roma ci viene in quanto deputata, ma ha comunque scommesso sulla durata della sua esperienza politica e quindi ha optato per l'acquisto invece che per l'affitto. Dalla sua dichiarazione risulta infatti che nel 2019 c'è una novità: «proprietà di un fabbricato civile a Roma». Tra l'altro la Camera offre ai parlamentari dei mutui a condizioni molto agevolate, che ne abbiano approfittato anche Carla Ruocco e Gianmarco Corbetta? I due parlamentari dichiarano rispettivamente «proprietà immobile ad uso abitativo con pertinenza a Roma» e «acquisto appartamento in Roma in data 1 aprile 2019» per Corbetta. Il quale si è tolto anche un altro sfizio, ha venduto il vecchio scooter Honda e si è preso un Kimko 125. Il cambio del parco auto e moto è un settore in cui gli eletti M5s si sono presi delle belle soddisfazioni. Il senatore Francesco Urraro, di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), grazie alla Camera ha decuplicato il proprio reddito annuo e ha così finalmente potuto prendersi una nuova Audi Q3 da 110 cavalli. Anche il deputato Luciano Cantone, catanese, ha potuto fare il salto di qualità e cilindrata. Dal leasing della Mini è passato a quella di un più prestigioso suv Bmw X3. Il senatore Agostino Santillo, di Casapulla (Caserta), vicepresidente del gruppo M5s a Palazzo Madama, dal marzo scorso cavalca una fiammante Bmw Motorrad 1250, prezzo base 18.500 euro.
Rachele Silvestri invece, deputata, nella vita impiegata al «Penny Market» di Ascoli Piceno con un lordo annuo di 16mila euro (circa mille euro al mese), ha potuto disfarsi della Lancia Y vecchia di undici anni e comprarsi una nuova Alfa Romeo Giulietta. Anche la senatrice Lucia Evangelista (suo reddito nel 2017, prima di vincere la lotteria del Parlamento: 6mila euro l'anno) ha approfittato delle nuove entrate mensili da parlamentare per cambiare auto, rottamando la Citroen C3 del 2011 per prendere una scattante Fiesta Ford Active appena uscita dal concessionario. Sempre in tema di motori, l'onorevole Marco Bella si è fatto una Fiat 500L, il deputato friuliano Luca Sut ha cambiato la Hyundai del 2011 con una più recente Smart Fortwo, mentre il senatore Ugo Grassi ha dato sfogo alla sua passione per le auto d'epoca con l'acquisto di una Alfetta 1.8 del 1972 e di una Giulia Super 1.6 del '66 (specificato «non marcianti da restaurare totalmente»). Poi ci sono gli acquisti immobiliari extra-Roma. Il senatore Marco Croatti dichiara di essere diventato proprietario di un appartamento e di un fabbricato a Rimini, la collega Piarulli di un immobile a Corato, l'onorevole Arianna Spessotto si è potuta comprare casa nella sua San Donà di Piave. Nuove proprietà immobiliari anche per i parlamentari Raffaele Mautone, Marialucia Lorefice e Vincenzo Garruti.
E chissà quanti altri che però si sono dimenticati di dichiarare la variazione patrimoniale. E chissà quanti altri acquisti, non obbligatori da dichiarare alla Camera, ora che gli eletti M5S sono diventati benestanti. Grazie alla politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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