Dallo ius soli ai porti aperti. Il Pd vuole un'altra invasione

Due ore di incontro tra Pd-M5s-Leu. Delrio: "Nuova legge su immigrazione". Conte atteso al Quirinale

Dallo ius soli ai porti aperti. Il Pd vuole un'altra invasione

Quasi tre ore di vertice tra Pd-M5s-Leu e Conte. Ma la quadra ancora non è stata trovata. Dario Franceschini e Andrea Orlando, delegati del Pd, stanno incontrando in questo momento il premier incaricato Giuseppe Conte per limare la squadra di governo. Secondo quanto si apprende il nodo ancora da sciogliere è la figura del sottosegretario e alcune caselle ancora da riempire. Conte era atteso in mattinata al Quirinale, a questo punto è probabile che salga nel pomeriggio per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri.

Intanto, il Pd ha già fatto sapere di voler mettere mano al tema dell'immigrazione. "Nel programma c'è scritto nero su bianco che c'è bisogno di una nuova legge sull'immigrazione, che smetta di affrontare il tema in maniera emergenziale e lo affronti in maniera organica". Così Graziano Delrio capogruppo dem alla Camera al termine del vertice a Palazzo Chigi durato due ore e che ha ultimato la stesura del programma del governo M5s-Pd. Serve, ha spiegato, "una regolarizzazione dei flussi, con i flussi controllati. La lotta all'immigrazione clandestina è centrale ma lo è anche fare politiche attive e programmate".

Il dem poi ha aggiunto: "È stato un ottimo incontro con un programma serio e condiviso, avevano detto che sarebbe stato un lavoro lungo, sarà una agenda nuova di cui il paese ha bisogno per uscire fuori da una crisi importante. Lavoro e persone saranno al centro dell'agenda per dare risposte puntuali in una filosofia condivisa".

Per Liberi e uguali, presente al tavolo con Pd e M5s, il programma del prossimo governo "è un buon inizio per un esecutivo che possa cambiare molto nel nostro Paese, un tavolo programmatico, la sintesi spetta al presidente Conte".

Sul tema dell'immigrazione, anche Bersani aveva detto la sua qualche giorno fa: "Sui migranti il tema è difficilissimo ma la svolta necessaria è molto semplice: noi stiamo impegnati grazie al "salvinismo" a guardare qualche migliaio di migranti che ci arrivano dalle barche, di cui solo l'otto per cento sono su barche delle ong. Abbiamo invece 600mila in aumento, anonimi e clandestini che girano per le nostre città. Vogliamo occuparci di questo? Serve organizzare l'accoglienza e io dico, da sempre, andare a discutere dello ius soli. Un paese che nel futuro non è in grado di accettare che uno nato qui, che va a scuola con i nostri figli, che è figlio di gente che lavora e paga le tasse, non è un italiano, vuole dire e l'Italia non ha un domani".

La replica del Movimento 5 Stelle non si è fatta attendere. "Non è al tavolo del dibattito in questo momento".

Così il deputato del Movimento 5 Stelle e sottosegretario uscente agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, ha commentato l'annuncio del presidente dei deputati Pd Graziano Delrio. Quanto ai decreti Sicurezza voluti da Matteo Salvini, Di Stefano, interpellato da Affaritaliani.it, ha risposto: "Abbiamo già detto nel programma che verranno integrate le parti che Mattarella ha ritenuto non costituzionali".

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