Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, vuole diventare l'anti-Salvini. E per farlo punta a ricompattare la sinistra esterna al Partito democratico e i transfughi grillini. Da Roma, durante la convention organizzata al teatro Italia, De Magistris lancia la sua piattaforma Dema. E lo fa iniziando da un tema molto caro a Matteo Salvini e al governo giallo-verde: i migranti.
Il sindaco di Napoli punta sull'apertura totale: "Io faccio una proposta ai timonieri di navi: la prossima volta che avete un problema per le autorizzazioni avvicinatevi alle acque territoriali di una città povera ma dalla grande dignità. Avvicinatevi al porto di Napoli. Noi disponiamo di due gommoni come Comune, un po' malandati ma funzionanti. Vi assicuro che ci sono pescatori democratici e tanta gente in grado di remare e venire a prendere. E mi metto io nella prima barca, voglio vedere se ci sparano addosso". Queste le parole di De Magistris riportate da Repubblica. E chissà se faranno piacere a molti cittadini napoletani, che forse vorrebbero un sindaco meno interessato al tema dell'immigrazione ma più impegnato a risolvere i problemi della città.
Ma il sindaco partenopeo non attacca solo Salvini "ministro dell'insicurezza", come lo chiama l'ex magistrato. Se la prende anche con Danilo Toninelli "che ha detto che lui i porti non li apre. Paradossalmente rispetto più Salvini perché la gente lo ha votato per quello che è". E da qui, l'attacco ai Cinque Stelle: "Dicevano 'mai con la Lega', ma i tradimenti sulla Tav, sulla Tap, sulla Terra dei fuochi, sono tradimenti veri.
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