Il governo ha incassato la fiducia con 160 "si", 57 "no" e 21 astenuti: il decreto Sicurezza bis è legge. Il testo era arrivato in Aula questa mattina senza relatore, per decisione della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama che non ha potuto votare gli emendamenti in mancanza del parere della commissione Bilancio. La discussione sul dl era iniziata a mezzogiorno sulle questione pregiudiziali, poi bocciate con 217 voti contrari e 53 favorevoli. Hanno votato contro i documenti a firma di Pd e LeU anche Fdi e Forza Italia.
Così, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, ha posto a nome del governo la questione di fiducia sul ddl di conversione del decreto Sicurezza bis. La presidente Elisabetta Casellati ha sospeso i lavori e convocato la conferenza dei capigruppo. Immediatamente, la sinistra è partita alla carica e dai banchi del Pd è partito un generale "vergogna". "Un passo alla volta state trasformando il tempio della democrazia in quell'aula sorda e grigia, in quel bivacco di manipoli evocato in un periodo di cui alcuni, anche qui dentro provano nostalgia", ha detto l'ex presidente del Senato, Pietro Grasso, evocando addirittura paragoni storici pesanti come Mussolini, il fascismo, il Ventennio.
Il governo incassa la fiducia
Durante la votazione sei pentastellati erano assenti. Ma fra questi, va esclusa la senatrice Bogo Deledda. Sono in realtà cinque le assenze per così dire "politiche" (Elena Fattori, Matteo Mantero, Virginia La Mura, Michela Montevecchi e Lello Ciampolillo), in quanto la senatrice Bogo Deledda è assente "giustificata" da tempo a causa di problemi di salute. Hanno invece votato "no" gli ex Paola Nugnes, Carlo Martelli e Gregorio De Falco. Il decreto, quindi, è approvato in via definitiva. 289 i presenti, 238 i votanti, la maggioranza richiesta era di 109. E immediatamente è arrivato anche il ringraziamento di Matteo Salvini: "Il #DecretoSicurezzaBis, più poteri alle Forze dell'Ordine, più controlli ai confini, più uomini per arrestare mafiosi e camorristi, è Legge. Ringrazio Voi, gli Italiani e la Beata Vergine Maria".
La protesta del Pd
Ovviamente, i piddini non potevano non farsi sentire. Lo hanno fatto prima delle votazioni, figuriamoci dopo. E così, dopo che il Pd si è presentato nell'Aula del Senato con alcuni cartelli che riportavano la scritta "la disumanità non può diventare legge", il segretario del partito si sbizzarrisce sui social: "Il decreto Salvini è passato, l'Italia è più insicura. Grazie agli schiavi 5 stelle la situazione nelle città e nei quartieri rimarrà la stessa, anzi peggiorerà.
Avevamo chiesto il contratto per i lavoratori delle forze dell'ordine, presidi nei quartieri a rischio, rilancio e risorse dei patti della sicurezza con i sindaci, investimenti per il recupero delle periferie. Ma niente. Di tutto questo non c'è nulla, così come non c'è nulla sulla lotta alle mafie, nemmeno l'ombra. Il crimine ringrazia, le persone sono sempre sole e le paure aumentano. Salvini ci campa".
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