Più attenzione alle riforme e ai "temi concreti" e meno tempo sprecato a discutere all'interno del partito. È questo che Matteo Renzi chiude ai Democratici, durante i lavori della direzione Pd, spingendo i suoi a ragionare su ciò che interessa ai cittadini, piuttosto che su dinamiche che non appassionano.
Aprendo i lavori, il segretario ha chiesto ai suoi di andare "avanti sullo Ius soli", definendolo "un principio di civiltà" e sostenendo che non si possa ignorare il capitolo immigrazione, perché "sarà il tema della prossima campagna elettorale e di quelle dei prossimi 20 anni".
Poi i complimenti al ministro dell'Interno, Marco Minniti, e l'annuncio di un tour in tutto il Paese per i prossimi dieci mesi, chiedendo nel frattempo ai membri del partito di "essere classe dirigente" e non parlarsi addosso, "essere finestra" degli elettori e non "specchio di se
stessi", in vista di elezioni nel 2018."Non ci sarà nessun accordo con Forza Italia, c’è stato solo un dialogo sulla legge elettorale perché le regole si scrivono insieme", ha anche detto l'ex premier Renzi.
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