Roma - «É francamente inaccettabile che di fronte alla repressione delle proteste in Iran l'Unione Europea e Federica Mogherini restino neutrali, modello conferenza di Monaco del 1938».
Onorevole Daniele Capezzone, lei da giorni è impegnato in una crociata contro il disinteresse delle istituzioni rispetto a quanto sta accadendo in Iran.
«So bene che la situazione a Teheran è complessa, ma al di là di ogni considerazione ci sono principi che dovrebbero sempre prevalere. Se cittadini e studenti si ribellano a un regime teocratico che vuole la distruzione di Israele ed è sempre più protagonista della segregazione delle donne, tutte le istituzioni democratiche e le forze politiche dovrebbero aver chiaro da che parte schierarsi».
Lei in questi giorni ha puntato il dito contro la distrazione di Federica Mogherini, Laura Boldrini ed Emma Bonino.
«Di fronte al gesto della ragazza che si libera dal velo ergendosi a leader morale della rivolta mi sarei aspettato parole decise da parte loro, teoricamente in prima linea nella difesa dei diritti delle donne».
Come giudica le loro prese di posizione?
«Bonino negli anni non ha perso occasione per raccontarci quanto Hassan Rouhani sia moderato e rifromista. Poi con un comunicato tardivo ha condannato usando parole che di fatto sono di sostegno al suo fragile processo riformatore. Boldrini sempre impegnata nella fondamentale battaglia per le desinenze al femminile è rimasta silente. La Mogherini prima ha fatto un tweet anonimo, poi un appello a entrambe le parti affinché cessino le violenze. In sostanza facendo passare il messaggio che le parti sono equivalenti e interscambiabili. Surreale».
Qual è l'atteggiamento che lei giudica più grave?
«Darei il bronzo alla Bonino, l'argento alla Boldrini e l'oro alla Mogherini in questo concorso modello Monaco 1938».
Rinchiudere l'Iran nel recinto delle sanzioni non può allontanare possibili aperture democratiche?
«Figuriamoci se io da liberale sono contrario ai commerci, ma è evidente che la scommessa di Obama, raccontata anche da Bonino e Mogherini, di una transizione verso un Iran moderato attraverso l'accordo nucleare sia rovinosamente fallita. Peraltro il governo sta esponendo le imprese italiane alle ritorsioni delle Corti Usa».
Lei ha dichiarato che su questa vicenda l'Europa sta perdendo l'anima.
«Ricordo gli anni '80 e l'azione di Reagan, della Thatcher, di Papa Giovanni Paolo II a sostegno di Solidarnosc e il ruolo glorioso dei Radicali. Schierarsi accanto a dissidenti e oppressi è la regola numero uno».
Bonino e Mogherini in Iran hanno indossato il velo. Un obbligo protocollare?
«Ma quale obbligo! Non raccontiamoci balle, Theresa May in Arabia ha rifiutato di piegarsi
all'imposizione del velo. E non dimentichiamo che la stessa Mogherini tanto per chiudere il cerchio ha pensato bene dopo i suoi comunicati equidistanti di andare a Cuba ad abbracciare un'altra dittatura. Da non credere».
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