Milano - «Tutti insieme». Ma tutti insieme chi? Mentre il presidente francese Francois Hollande invitava all'Eliseo l'acerrimo avversario di sempre - il suo predecessore Nicolas Sarkozy - nel suo piccolo anche la sinistra milanese serrava le fila decidendo da che parte stare: coi pacifisti e i centri islamici alla manifestazione promossa da Emergency. Così una miriade di sigle della sinistra oggi scenderà in piazza nel cuore di Milano, davanti al Duomo, con una parola d'ordine debole debole: «È il momento di stare insieme».
«Insieme» per cosa? Per rassicurarsi a vicenda, a giudicare dalla convocazione. «È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti». «Tutti quelli - si legge ancora - che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York». In calce le adesioni: Arci, Comitati x Milano (gli «arancioni» del sindaco Giuliano Pisapia), Coordinamento delle associazioni islamiche, Giovani musulmani, Italia-Cuba, Rifondazione comunista, Sel, coordinamenti per la Pace, Pax Christi, reti antifasciste, anti-razziste, comunità palestinesi e tutto il mondo delle anime belle che da anni sta sempre dalla stessa parte: per la «pace» - dicono - e per loro significa in genere non schierarsi dalla parte dell'Occidente. Ne sa qualcosa Massimo D'Alema, presidente del Consiglio e bersaglio privilegiato degli ex compagni ai tempi del Kosovo. Nonostante tutto ciò, e un po' sorprende, ci sarà anche il Pd. «Emergency chiede di non dividerci, io guardo ai contenuti. E auspico che partecipi anche il centrodestra» risponde il segretario milanese del Pd Pietro Bussolati. Ma per capire la linea della piazza basta la lettera dell'associazione degli ex deportati nei lager nazisti: «L'Aned - si legge - condanna fermamente sia la logica terroristica di contrapposizione irrazionale che i fanatici del Jihad vogliono introdurre, sia le gravissime proposte di reintroduzione della pena di morte avanzate da Marine Le Pen e le prese di posizione xenofobe e razziste di Matteo Salvini». E le soluzioni? «La ricostruzione del mondo su nuove basi di giustizia sociale e nazionale - si legge - è la sola via per la collaborazione pacifica tra Stati e popoli».
Il centrodestra, invece, in piazza non ci andrà e attacca: «La sinistra scende in piazza per una manifestazione principalmente pro moschee» dice l'ex vicesindaco
Riccardo De Corato. La Lega stigmatizza la partecipazione del centro di viale Jenner: «A differenza del Pd - dichiara il capogruppo Igor Iezzi - noi con questa gente e con gli integralisti proprio non ci vogliamo stare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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