E spunta l'entourage del Partito comunista cinese

Nelle liste anche il cognato Xi Jinping. Assange: montatura degli Usa

E spunta l'entourage del Partito comunista cinese

Panama Papers, terzo giorno. L'enorme mole di files «sfuggita» dallo studio panamense Mossack Fonseca, crocevia di società off-shore, ieri ha ancora tenuto banco nella cronaca internazionale. Ci sono anche i familiari di otto fra i più importanti dirigenti del Partito comunista cinese nelle liste incriminate. È quanto rivela il Guardian, secondo cui tra coloro che per sfuggire al fisco hanno utilizzato compagnie off-shore compaiono il cognato del presidente, Xi Jinping, il genero di Zhang Gaoli, membro del politburo cinese, e la figlia di Li Peng, che guidò la repressione contro i manifestanti di piazza Tiananmen. Delle nuove rivelazioni scrive anche il New York Times secondo cui rischiano di creare grande imbarazzo per le autorità di Pechino, con i vertici del Partito comunista che nell'era Xi hanno fatto della lotta alla corruzione una priorità. Tra i nomi fatti dall'International Consortium of Investigative Journalists c'è anche quello della nuora di Liu Yunshan, il capo della propaganda, che sarebbe stata direttrice di una società registrata alle Isole Vergini.

Ma non finisce qui. Secondo euobserver.com anche il premier maltese Joseph Muscat, caro amico di Renzi, da lui invitato più volte a Roma, potrebbe finire a capofitto dentro lo scandalo internazionale dei soldi nascosti nei paradisi fiscali. E dopo il premier islandese potrebbe essere il prossimo della lista a cadere. La denuncia arriva dai media australiani che hanno pubblicato rivelazioni circa il ministro maltese all'Energia, Konrad Mizzi, e il suo capo dello staff, Keith Schembri, i quali hanno cercato di aprire conti in banca a Panama e Dubai. Intanto altri nomi eccellenti spuntano dagli incartamenti roventi. La polizia svizzera ieri ha perquisito la sede della Uefa a Nyon. Sarebbero stati prelevati documenti riguardanti un contratto sui diritti tv, per la trasmissione della Champions League, stipulato con un'agenzia di marketing off-shore implicata nello scandalo di corruzione della Fifa. Nel mirino rimane sempre il neo presidente italo-svizzero Gianni Infantino, ex braccio destro di Michel Platini.

Anche la Procura di Roma, dopo quelle di Torino e Milano, si muove sulla vicenda Panama Papers. I pm seguono l'evolversi del caso che coinvolgerebbe anche cittadini italiani e valutano la possibilità di aprire un fascicolo di indagine. Sul fronte italiano il nome nuovo è quello della conduttrice di Canale 5 Barbara D'Urso. I suoi legali si riservano di agire contro l'Espresso perché ha indicato come «affari off-shore» quella che invece era una società che non è stata mai operativa e che è stata chiusa da alcuni anni in piena trasparenza.

Nell'elenco delle personalità legate alle società dei paradisi fiscali compaiono Mark Thatcher, figlio dell'ex premier britannico Margaret beneficiario di una società con un patrimonio immobiliare alle Barbados; l'attivista, ex modella e seconda moglie di Paul McCartney Heather Mills; l'ex maggiordomo della principessa Diana, Paul Burrell.

Lo rivela il Guardian, aggiungendo che tra i file compaiono anche i nomi della duchessa di York, Sarah Ferguson e delle figlie di Stanley Kubrick. Fanno rumore anche le accuse mosse da Wikileaks, l'organizzazione di Julian Assange, agli Usa e al miliardario George Soros: «Ci sono loro dietro l'attacco al presidente russo Vladimir Putin tramite i Panama Papers».

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