Ecco i verbali che inguaiano l'"uomo nero" di Bibbiano

Foti indagato anche per maltrattamenti familiari Lo sfogo della moglie: «Poi parli di tutela dei minori...»

Ecco i verbali che inguaiano l'"uomo nero" di Bibbiano

Da un uomo che ha potere di «vita e di morte» su genitori e figli (nel senso che può decidere di togliere bambini alle famiglia in base a presunte «inadeguatezze genitorali»), ti aspetteresti che sia una persona competente, obiettiva ed equilibrata. E invece si scopre che Claudio Foti - il controverso psicoterapeuta della onlus «Hansel e Gretel» coinvolto nell'inchiesta sugli affidi illeciti a Bibbiano - è indagato anche per «maltrattamenti familiari». Il professionista che avrebbe dovuto combattere i maltrattamenti, sarebbe a sua volta un maltrattatore. Per il gip Foti è «portatore di una personalità violenta e impositiva».

Vi fidereste di uno così? Accettereste di buon grado una sua sentenza da Foti che ha fatto per anni il giudice onorario al Tribunale dei minori di Bologna? Magari una sentenza che ordina che vostro figlio venga affidata a coppia gay? È quanto è accaduto a tante famiglie cui il «sistema Foti» ha scippato i bimbi con false accuse di pedofilia.

Nelle intercettazioni si sente la moglie di Foti descrivere gli atteggiamenti violenti del marito nei riguardi suoi e dei figli. Si fa riferimento a «piatti rotti», ad «aggressioni verbali» e, addirittura, a «pavimenti sporcati con escrementi di cane». Foti smentisce tutto: «Mia moglie non mi ha mai denunciato. È stato solo un momento di nervosismo. Mai alzato un dito contro nessuno. Ci siamo subito chiariti, ora i rapporti sono ottimali». In caso contrario ci troveremmo dinanzi a uno psicoterapeuta che - più che curare le menti altrui - avrebbe bisogno di dare una regolata alla propria testa.

A rendersene conto è la stessa moglie di Foti: quella Nadia Bolognini, anch'essa psicoterapeuta e coinvolta fino al collo in «Angeli e demoni». Dinanzi agli attacchi d'ira del marito, la Bolognini commenta: «E poi andiamo a fare i convegni sulla tutela dei minori...». Le nuove accuse sono emerse «attraverso le intercettazioni effettuate nelle indagini per altri reati». Oggetto di esame, le conversazioni con la moglie, anche lei indagata e finita ai domiciliari: misura che doveva essere estesa a Foti, ma nei giorni scorsi la decisione è stata revocata dal Riesame e sostituita con obbligo di dimora a Pinerolo. Un'attenuazione della posizione che ha permesso a Foti di accreditarsi come vittima di una «vergognosa gogna mediatica».

Sulle responsabilità penali sue e degli altri indagati deciderà la magistratura. Ma, sotto il profilo morale, le distorsioni già appaiono evidenti.

Trasmissioni tv come Matrix e Quarta Repubblica le hanno denunciate in maniera circostanziata, documentando affarismi e zone d'ombra dei servizi sociali. Un grumo di ideologie Lgbt, conflitti di interessi e commistioni politiche che il Pd vorrebbe far passare per «strumentalizzazioni».

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