Niente premiership, ma un ministero che gli permetta di realizzare il reddito di cittadinanza e Berlusconi fuori dall'esecutivo.
Sarebbe questa l'offerta che Luigi Di Maio ha fatto a Matteo Salvini per accettare la sua proposta di un esecutivo a tempo per evitare l'aumento dell'Iva e riformare la legge elettorale.
Lo racconta La Stampa che fa notare come nelle ultime interviste il capo politico del M5S non abbia più rivendicato per sé la poltrona di presidente del Consiglio. "Salvini non mi ha mai proposto un nome che non fosse del centrodestra, voleva che io non facessi il premier e avere Berlusconi nel governo", ha detto qualche giorno fa a Porta a Porta.
"Guarda che se il problema sono solo io, un modo lo troviamo..." avrebbe poi detto Di Maio al telefono a Giorgetti e allo stesso Salvini. Insomma: se il leader della Lega è disposto a rompere l'alleanza, il Movimento 5 Stelle non avrebbe problemi a lasciare a lui o a un premier terzo la guida dell'esecutivo.
Purché Di Maio possa avere un ministero adatto a realizzare il tanto promesso reddito di cittadinanza.Certo, il presupposto perché questo schema diventi reale è che Salvini sia davvero disposto a rompere la coalizione del centrodestra che solo unita ha raggiunto ormai il 40% dei consensi...
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