Ecco la nuova legittima difesa: sempre presunta, basterà il "grave turbamento"

Depositato in Commissione al Senato il testo base: tutte le novità. Ma Forza Italia: "La montagna ha partorito un topolino"

Ecco la nuova legittima difesa: sempre presunta, basterà il "grave turbamento"

La nuova legge sulla legittima difesa è arrivata in parlamento. A depositare in Senato il testo base è stato Andrea Ostellari, senatore e presidente della Commissione che se ne occuperà. La strada è ancora lunga, visto che il testo potrebbe subire le modifiche durante l’iter di approvazione. Ma è un primo passo anche se, fanno notare da Forza Italia, “la montagna ha partorito un topolino” a causa del "peso imbarazzante e determinante del Movimento 5 Stelle" che ha "schiacciato" i "diritti di chi si difende dopo essere stato aggredito e continuerà ad essere ingiustamente trascinato in Tribunale".

Andiamo a vedere quali sono le principali novità contenute nel testo di base. Innanzitutto entra nell’ordinamento la "presunzione di legittima difesa". Secondo quanto apprende Public Policy, infatti, sarà riconosciuta la "presunzione di legittima difesa per chi, in casa o nella propria azienda, agisca per difendersi dagli sconosciuti che cercano di entrare, con violenza, minaccia di usare armi o con altri mezzi di coazione fisica”. Certo, non viene a mancare la “proporzionalità tra difesa e offesa”, ma se il testo verrà approvato così allora i giudici dovrebbero avere meno discrezionalità nella valutazione del caso.

Come spiegato in passato, infatti, con la legge attuale al momento è quasi sempre il giudice a decidere se far pendere la bilancia dalla parte del ladro o dalla parte di chi ha aperto il fuoco. Lo diceva chiaramente Giulia Buongiorno: oggi un cittadino che si trovi un bandito in casa deve fare un’indagine approfondita prima di potersi difendere. E in qualunque caso dovrà passare per la dura via di un processo penale.

Un’altra novità riguarda l’introduzione di una parola: “Sempre”. Nei casi di violazione di domicilio o intrusione in un luogo di lavoro, infatti, con la nuova legge si prevede che agisca “sempre” in stato di legittima difesa colui che "compie un atto per respingere l’intrusione con violenza, minaccia di uso di armi e di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone". Questo dovrebbe permettere appunto di ridurre le interpretazioni giuridiche nei processi. Nei casi citati qui sopra, se la persona che si difende usa un’arma legittimamente detenuta o un altro mezzo idoneo a difendersi, allora è previsto che sussista “sempre” il rapporto di proporzione tra difesa e offesa "se taluno legittimamente presente nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi", "usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere: a) la propria o la altrui incolumità; b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione".

Inoltre, a modifica dell’articolo 55 del Codice penale sull’eccesso colposo, il testo base prevede che “la punibilità è esclusa se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito" contro chi approfitta delle "circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa” o se in stato "di grave turbamento", derivante "dalla situazione di pericolo in atto". Dunque, non sarà necessaria la minaccia vera e propria di un'arma.

Cambierebbe, se approvato il testo, anche la norma che riguarda chi commette un furto in abitazione. Il disegno di legge depositato in commissione prevede infatti che “Nel caso di condanna per il reato” di furto in abitazione e furto con strappo “la sospensione condizionale della pena è comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa”. Non solo. Perché è previsto un aumento delle pene per chi viola il domicilio: se prima il Codice penale prevedeva una pena da sei mesi a tre anni di carcere, col nuovo testo il minimo sarebbe di un anno e il massimo di cinque.

Che con l’aggravante diventerebbero sei. Infine, la nuova ipotesi di pena per il furto in casa e il furto con strappo prevede un minimo di quattro e un massimo di sette anni di carcere invece che da tre a sei (come previsto ora).

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