D alla Cina alla Spagna, sette Paesi e due continenti attraversati, oltre tredicimila chilometri di viaggio su rotaia. Sono i numeri della tratta ferroviaria più lunga del mondo, percorsa per la prima volta dal treno merci Yixinou: partito il 18 novembre da Yiwu, polo industriale della Cina orientale, è arrivato a Madrid 21 giorni dopo, battendo anche i territori di Kazakistan, Russia, Bielorussia, Polonia, Germania e Francia. Con sé, Yixinou portava giocattoli, cancelleria e articoli di vendita caratteristici del periodo natalizio, mentre, al ritorno, trasporterà in Oriente beni di lusso, come automobili, e prodotti tipici spagnoli, come vino e prosciutto. È il viaggio di un convoglio di 1.400 tonnellate con 70 containers che ha frantumato qualsiasi record: la linea è più lunga dell' Orient Express e della Transiberiana messi insieme, e ha superato per distanza proprio la tratta che dall'inizio del Novecento congiunge Mosca a Vladivostok, nella Russia occidentale, la cui lunghezza si ferma a 9.259 chilometri.
Il progetto è essenzialmente commerciale: «La linea mira a ridurre enormemente il tempo e i costi dell'importazione e esportazione di merci e aumentare l'efficacia dei trasporti», ha spiegato all'arrivo a Madrid il direttore del dipartimento del commercio del governo della provincia di Xinjiang, Zhang Shuming. Ma racconta di come la Cina abbia concentrato i propri sforzi, negli ultimi anni, proprio sul settore ferroviario: il governo del presidente Xi Jinping ha stanziato finora 40 miliardi di dollari per costruire nuove infrastrutture e potenziare così il commercio via terra. È la nuova Via della Seta, un vero e proprio asset geopolitico, un punto di forza strategico per l'arrivo di prodotti cinesi in Europa, tramite un collegamento più sicuro del trasporto via mare. E anche più rapido: le tre settimane che Yixinou ha impiegato per raggiungere la Spagna sono la metà del tempo richiesto dal commercio marittimo. La linea che arriva fino a Madrid è il primo esperimento in questo senso, con il fine di stringere ancora di più legami commerciali con l'Occidente e provare ad entrare da protagonisti nel mercato dei trasporti, dominato ancora dalle aziende europee. Del resto, le lunghe distanze sono una specialità del governo di Pechino, abituato com'è a garantire un servizio di questo tipo anche sul fronte passeggeri: tredici delle venti tratte più sterminate sono infatti gestite dalla China Railway Corporation. Il prossimo obiettivo, dicono gli addetti ai lavori, sarà una linea ferroviaria che entri in Europa tramite la Turchia. Senza dimenticare che Pechino, recentemente, ha firmato con la Nigeria un contratto di 11,9 miliardi di dollari per costruire 1.400 chilometri di ferrovia nel Paese africano: l'investimento estero maggiore da parte della Cina.
Le intenzioni del governo cinese lasciano trasparire un riconoscimento forte nei confronti di un mezzo di trasporto che, anche se vecchio di duecento anni, continua a rappresentare un punto di riferimento vincente per aziende e passeggeri. Perché, nonostante la concorrenza delle compagnie aeree, il treno è percepito come un mezzo di trasporto rapido e sicuro. Anche nel nostro Paese: nello scorso febbraio, Ferrovie dello Stato ha presentato il proprio piano industriale fino al 2017, che prevede lo stanziamento di 24 miliardi di euro destinati al mantenimento e al potenziamento della rete italiana.
Dove l'alta velocità resta il fiore all'occhiello, con 32 miliardi di euro spesi complessivamente per la realizzazione del sistema e 42 milioni di passeggeri nel 2013 (+5,2% rispetto al 2012).L'uomo viaggia verso il futuro, ma lo fa in treno: il cavallo di ferro, come lo chiamavano i nativi americani, ha ancora voglia di sferragliare.
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