Dai sondaggi arriva una piccola sorpresa di inizio anno. Dopo aver veleggiato negli ultimi mesi quasi sempre al di sotto del 10% Forza Italia registra un segnale decisamente incoraggiante. Il sondaggio Tecnè del 10 gennaio sulle intenzioni di voto ai partiti regala al partito azzurro un buon 11,7% in aumento dello 0,8% rispetto all'ultima rilevazione. Una percentuale che potrebbe essere rassicurante anche in vista della volata verso le Europee.
I numeri sono naturalmente fragili e le oscillazioni sono all'ordine del giorno, ma il dato potrebbe essere una base importante per costruire una ripartenza invernale. Il sondaggio Tecnè non è invece particolarmente positivo per la Lega che rispetto al 18 dicembre 2018 perde 2 punti e dal 32,8 passa al 30,8%. Restando nel centrodestra un piccolo passo indietro si registra anche per Fratelli d'Italia che dal 4,1 si attesta al 3,9. Complessivamente, comunque, il centrodestra come coalizione è ancora ampiamente in testa e con percentuali tali da consentirgli di strappare la maggioranza assoluta dei seggi in entrambi i rami del Parlamento. Rispetto a dicembre, però, la coalizione che si era presentata alle urne il 4 marzo dello scorso anno arretra dal 48,1 al 46,8.
I Cinquestelle restano molto distanti, al 25,5, guadagnando uno 0,2 rispetto all'ultimo sondaggio. Il Partito Democratico a sua volta passa dal 17,1 al 17,5 mentre +Europa si attesta al 3,1 dal 2,9 precedente.
Questo contraccolpo registrato da Tecnè non riguarda solo i singoli partiti ma si allarga anche all'opinione sull'operato del governo Lega-Cinquestelle. Secondo l'istituto diretto da Carlo Buttaroni il 40,3 degli italiani dà un giudizio positivo sull'esecutivo, il 53,7 lo dà negativo. Nel dicembre scorso il 44% degli italiani erano a favore della compagine guidata da Giuseppe Conte mentre gli scontenti erano il 51%.
Il plauso maggiore viene riservato dagli italiani alle politiche di contrasto all'immigrazione irregolare (favorevoli il 44,8), molto negativo il giudizio sulla riduzione delle tasse - solo il 25,3 mostra apprezzamento - il reddito di cittadinanza trova il plauso del 30,7 degli italiani, male anche il giudizio sulla crescita economia con un 25% di soddisfatti e quello sulle politiche per il lavoro con giudizi positivi espressi dal 25,5 degli italiani. Ma è su trasporti e infrastrutture che si tocca il picco più basso di consenso con il 22,3%, un dato su cui potrebbe avere inciso il balletto e lo stop and go sulla Tav e sulle altre grandi opere, tema peraltro che la Lega vorrebbe sottoporre al giudizio degli italiani con un referendum, referendum che sembrerebbe destinato a un esito scontato con il via libera popolare all'Alta Velocità.
Le prime cinque priorità indicate dagli italiani sono il lavoro, indicato da oltre il 37% degli interpellati, le tasse troppo elevate, la crisi economica, le pensioni troppo basse e l'immigrazione.
Un altro elemento interessante per un partito come Forza Italia intenzionato a fare concorrenza al governo sull'economia - come il sit in dei gilet azzurri in Aula - con politiche concentrate sullo stimolo alla crescita.
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