"Estromettere il Cavaliere fu solo una scelta politica"

"Estromettere il Cavaliere fu solo una scelta politica"

Strasburgo - Come è andata?

«Le domande dei giudici erano assolutamente positive. Questi sono dei grandi giudici e bisogna avere fiducia in loro», risponde Edward Fitzgerald, l'unico «straniero» del collegio di difesa di Berlusconi.

L'applicazione retroattiva della legge Severino sembra lasciare perplessa una parte della Corte.

«Giustamente. Il governo ha detto che non era una norma penale, noi abbiamo risposto che nella sostanza lo era. È assolutamente impensabile che si punisca una persona in base a una legge che non esisteva al momento dei fatti, e che di fatto porta a raddoppiare le sanzioni a suo carico. Ma la cosa forse più grave è che a mister Berlusconi non sia stata data la possibilità di presentare un ricorso alla giustizia italiana. Non doveva essere necessario arrivare fino a qui».

I giudici sembrano colpiti anche dalla differenza di trattamento tra Berlusconi e il senatore Minzolini.

«I due casi sono sovrapponibili, e questo costringe a domandarsi: perché in uno si è deciso in un verso, nell'altro all'opposto? È straordinario che una persona sia tolta dalla carica e l'altra possa rimanervi. È semplicemente impossibile trovare una base legittima per questa distinzione. L'unica risposta possibile è che è stata una decisione politica, e questo rende grave che non sia stato possibile un ricorso in Italia contro di essa. La mancanza di qualunque rimedio è la principale stortura ed è molto ingiusta. Alla gente che lo ha eletto è stata tolta la possibilità di essere rappresentati dalla persona che avevano scelto».

E ora? Quando possiamo aspettarci la sentenza?

«Qualche volta abbiamo dovuto aspettare molto tempo. Sarà una lunga attesa, sei mesi o più».

Questo impedirà comunque a Berlusconi di essere candidato alle prossime elezioni.

«Chi può saperlo? Mister Berlusconi è un uomo di grandi risorse».

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