Milano - Falliti per ora i tentativi di affondare Salvini, la resistenza di sinistra al governo leghista ha trovato un bersaglio più abbordabile, «La Prova del cuoco». Il programma gastronomico della Rai quest'anno ha infatti un grave difetto, lo conduce Elisa Isoardi, colpevole di essere fidanzata di Salvini. La trasmissione è partita solo da qualche giorno ma, avendo esordito con share inferiori alle edizioni precedenti, ne hanno già annunciato l'inevitabile fine, giusto per la gioia di vedere chiuso il programma di lady Salvini. Sui social le anime progressiste più raffinate hanno invitato a boicottare RaiUno nella fascia in cui compare la Isoardi, ormai una sorta di Claretta Petacci agli occhi dei partigiani italiani. Il messaggio è chiaro: una che sta con un razzista non è degna di presentare un programma della tv di Stato, facciamo il possibile per farla cacciare. Ma non bisognava dare più spazio alle donne per parità di genere? Dipende quali. Per quelle che si accompagnano ai fascisti si prevedono altre occupazioni, e ogni insulto sessista è sdoganato. Il concetto lo traduce con eleganza e delicatezza la consigliera Pd del Comune di Milano Simonetta D'Amico, commentando un articolo sugli «ascolti imbarazzanti» della conduttrice nelle prime puntate: «Isoardi torna a stirare vedrai avrai più successo. Ma non preoccuparti il tuo fidanzato non ti farà cacciare dalla Rai tanto il canone lo paghiamo noi. Tranquilla!». Il riferimento è alla famosa foto pubblicata tempo fa su Instagram dalla Isoardi mentre stira una camicia (sua, non di Salvini), subito infamata dalle femministe in quanto immagine della donna succube di fidanzato maschilista. Da quel momento chi vuole insultare la Isoardi ricorda il fatto che stira le camicie.
Così infatti fa anche un altra donna Pd, Francesca Barraciu, ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi (condannata per peculato sui rimborsi regionali in Sardegna) che prima auspica un licenziamento per la Isoardi, in subordine consiglia alla Rai un titolo diverso per il programma: «Se proprio la fidanzata di #Salvini non si può licenziare, suggerisco a RaiUno di provare a trasformare la trasmissione in La prova della stiratrice».
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