Fi, guerra aperta in Puglia. Vitali: "Fitto non può usare il nome", Lui: "Andiamo in tribunale"

Il commissario di Forza Italia: "Non possono esserci due Forza Italia sulla scheda, Fitto si faccia una lista civica"

Fi, guerra aperta in Puglia. Vitali: "Fitto non può usare il nome", Lui: "Andiamo in tribunale"

È guerra aperta in Puglia in Forza Italia. La candidatura di Adriana Poli Bortone ha fatto andare su tutte le furie Raffaele Fitto che ora minaccia ritorsioni.

"Qua è tutto illegittimo, illegittimi gli organi, illegittimi i dirigenti di Forza Italia", avrebbe detto ai suoi secondo l'Huffington Post, "Se ci tengono fuori dalle liste, il 1° maggio faccio ricorso e ci vediamo in tribunale. Qua siamo solo all’inizio. Li farò impazzire".

Dal canto suo il partito non ha intenzione di cedere: "Non ci vuole un giudice per stabilire che un esponente di FI che, in una competizione elettorale, si schiera contro FI, automaticamente non faccia più parte di quel partito", dice il commissario regionale Luigi Vitali, "Io vado anche oltre: credo che non faccia più parte del centrodestra. Fitto deve fare una lista civica, non possono esistere due Forza Italia. L’unica Forza Italia è quella del presidente Silvio Berlusconi, non ce n’è può essere un’altra".

Ma Fitto è pronto a contestare tutto, compreso l’utilizzo del simbolo di Forza Italia: "Il punto è che non è illegittima solo questa o questa norma, ma è illegittimo lo statuto. Perché, sciolto il Pdl e riesumata Forza Italia, non è stato mai votato da un congresso.

Mai", spiega uno dei suoi legali, che cita l’articolo 19 dello statuto per contestare persino la presidenza di Silvio Berlusconi: "Il presidente del Movimento Politico Forza Italia è eletto dal Congresso Nazionale secondo le modalità previste dal regolamento".

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