Dopo essersi schierato con i nomadi di Torre Maura, Roberto Fico si schiera dalla parte di Roberto Saviano. "Credo che la querela di Salvini a Saviano sia stato un errore. Visto che il ministro dell'Interno ha il potere di decidere sulle scorte e Saviano è sotto scorta, io non l'avrei denunciato", ha esclamato il presidente della Camera al Festival del giornalismo di Perugia.
Il motivo del contendere, quindi, è la decisione di Matteo Salvini di denunciare per diffamazione Saviano. Il giornalista, infatti, in più di un'occasione si era appellato al ministro dell'Interno definendolo "ministro della malavita". Oltre ad accusarlo di seminare odio e bile, di parlare e compiere gesti solo per propaganda, Saviano ci aveva infilato in mezzo anche la malavita. E ora la paga cara. Anche se Fico prende le sue difese.
Ma immediatamente è arrivata anche la ferma risposta del leader del Carroccio: "A me si può dire di tutto e di più ma siccome combatto la malavita e la mafia, del malavitoso non me lo da nessuno. Io ho tanti difetti ma non permetto a nessuno di darmi del malavitoso. Non so come reagirebbe il signor Fico se gli dessero del malavitoso. Non decido io sulle scorte, per fortuna".
Nel corso del Festival del giornalismo a Perugia, Roberto Fico ha affrontato anche altri temi. E certamente non poteva mancare un commento su ciò che sta accadendo a Torre Maura. "Simone è l'orgoglio della nostra Italia costituzionale. - ha detto -. Lo ringrazio ufficialmente, quanto fatto da Casa Pound e Forza Nuova a Torre Maura è una vergogna".
Nel suo informale pullover grigio, quindi, il presidente della Camera, prende posizione. E sa benissimo di essere ascoltato da tutti, tanto è che nel suo intervernto parla anche dell'Ue: "Dovremmo avere un solo seggio in sede internazionale e far valere appieno il nostro valore, altrimenti esiguo se presi come singoli Paesi.
I sovranisti possono essere dispiaciuti dalle mie parole? Se ne faranno una ragione".E fra un tema e l'altro, Fico ha anche annunciato che a fine mandato si ritirerà dalla scena politica. E qui gli applausi si sono fatti più scroscianti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.