Nel dibattito, sempre più dilagante, sull'obbligatorietà dei vaccini si inseriscono sia politici sia medici.
Il sindaco pentastellato di Livorno, Filippo Nogarin, ha scritto un post su Facebook per esprimere la sua contrarietà all'obbligo vaccinale in Toscana, regione in cui nel 2016 e anche nell'anno in corso si sono registrati numerosi casi, spesso mortali, di meningite.
"Rendere obbligatori i vaccini per i bimbi che vogliono frequentare l'asilo è una forzatura insopportabile - scrive Nogarin - Come è possibile anche solo pensare di imporre un divieto simile, creando una divisione di fatto tra bambini di serie A e bambini di serie B? Al momento, fortunatamente, non ci sono emergenze sanitarie talmente gravi in Toscana da imporre un provvedimento di questa portata: rendere obbligatori 13 vaccini in un solo anno di vita è semplicemente irragionevole".
Il sindaco di Livorno sottolinea che la scelta di vaccinarsi o meno è personale e che quindi non ha delle conseguenze sulle società: "Noi siamo sempre stati favorevoli alla vaccinazione come mezzo per debellare le malattie più gravi, ma la scelta deve essere individuale. Se si trasforma in un'imposizione, si viola la libertà del singolo individuo da un lato e si finisce per dare ossigeno a complottisti e sostenitori di teorie pseudoscientifiche pericolose".
Conclude Nogarin: "È presto per entrare nel merito, ma noi non resteremo a guardare e ci opporremo con ogni mezzo a questo provvedimento".
La risposta di Burioni
A smontare punto per punto il pensiero del sindaco ci ha pensato, sempre tramite Facebook, il dottor Roberto Burioni, virologo e docente all'università del San Raffaele di Milano e diventato nell'ultimo anno il paladino dei vaccini.
"I vaccini sono sicuri ed efficaci, e chi dice il contrario è naturalmente un cretino. Ma cosa dobbiamo fare ai genitori che rifiutano di vaccinare i figli? Su questo si può e si deve discutere. Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, lo fa nella sua pagina Facebook, esprimendosi contro l'obbligatorietà e in difesa della libertà individuale. Chi non vaccina i figli non mette in pericolo solo i suoi figli, ma anche i figli degli altri e tutta la società".
Per quanto riguarda l'emergenza meningite in Toscana, scrive Burioni: "Nogarin dice che in Toscana non ci sono emergenze, e che quindi non c'è motivo di obbligare la gente a vaccinarsi, il che è un
poco come dire che siccome ci sono pochi incidenti stradali si possono eliminare i limiti di velocità. Le emergenze in Toscana non ci sono perché la gente si vaccina, ma se smettesse di vaccinarsi arriverebbero sicuramente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.