Il caso Centemero piomba sull'esecutivo gialloverde alle prese con la manovra economica e le resistenze dell'Unione europea. Non appena la procura di Bergamo ha acceso i fari sulla nuova gestione della Lega e, in particolar modo, sulle società usate, a detta degli inquirenti, per schermare i finanziamenti privati e metterli al riparo da eventuali sequestri relativi al procedimento per il recupero dei 49 milioni di euro spariti a suo tempo dai bilanci del partito, i Cinque Stelle sono subito partiti all'attacco.
Ieri la Stampa ha fatto trapelare che è in corso una nuova inchiesta sui fondi della Lega che ha portato i pm di Bergamo a indagare Giulio Centemero, il tesoriere del Carroccio, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. "Ognuno faccia il suo lavoro - ha tagliato corto Matteo Salvini - non c'è nulla da trovare e da cercare, spero facciano in fretta". Secondo gli inquirenti, invece, dietro ai flussi di denaro dell'associazione "Più Voci" e di una serie di altre società ci sarebbe una chiara strategia dei lumbard di schermare i finanziamenti privati ottenuti dal Carroccio, mettendoli al riparo da eventuali sequestri relativi al procedimento per il recupero dei 49 milioni di euro spariti a suo tempo dai bilanci del partito. Per il momento si tratta, però, solo di un teorema. Eppure i grillini sono subito saltati alla gola dei leghisti facendo tintinnare le manette. "Chiederò chiarimenti a Salvini, sono certo che non minimizzerà - ha subito detto Luigi Di Maio - prima di dichiarare pubblicamente bisogna parlare con i nostri contraenti del contratto di governo, ma sicuramente Salvini non minimizzerà...".
Non appena Di Maio ha dato il "la", i grillini sono partiti all'attacco per mettere in difficoltà gli alleati leghisti. "Siamo certi che la Lega fornirà ulteriori chiarimenti sul caso Centemero", fanno sapere Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato augurandosi che "Salvini non minimizzi la vicenda". "Una cosa è doverosa dirla - hanno tuonato - da sempre ci battiamo contro i finanziamenti 'illeciti' ai partiti, perchè in un Paese civile non devono esserci interessi esterni a influenzare l'attività delle forze politiche presenti in Parlamento". Per quanto riguarda le fondazioni legate ai partiti i grillini sono quindi tornati a chiedere trasparenza. "Per troppo tempo è mancata in Italia - hanno, infine, concluso - per questo motivo nello Spazzacorrotti, che approveremo nelle prossime settimane, prevediamo norme che garantiranno assoluta trasparenza sui finanziamenti di cui beneficeranno partiti, movimenti e fondazioni collegate".
"Non evado dalla risposta, sicuramente quando tocchi con mano uno degli ultimi confini" armati "quando torni alla cose italiane a volte ti cadono le braccia".
Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva di replicare alle dichiarazioni dei capigruppo del M5s che gli hanno chiesto di chiarire in merito al filone d'inchiesta della procura di bergamo sui fondi della Lega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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