Forteto, il Pd concede uno stand alla Festa dell'Unità di Firenze

Il Pd di Firenze ospiterà alla Festa dell'Unità uno stand del Forteto, la cooperativa il cui fondatore, Rodolfo Fiesoli, è stato condannato in appello per abusi sessuali

Forteto, il Pd concede uno stand alla Festa dell'Unità di Firenze

Il Pd fiorentino, dal prossimo 25 agosto, ospiterà alla Festa dell'Unità lo stand del Forteto, la cooperativa il cui fondatore, Rodolfo Fiesoli, è condannato in appello a 15 anni e 10 mesi per abusi sessuali.

Una scelta contro cui inveisce Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale:"Si tratta di un fatto che, qualora qualcuno avesse ancora dei dubbi, mette il sigillo ufficiale sul legame che esiste tutt'oggi fra il partito al governo dell'Italia, della Toscana e di Firenze e il luogo teatro degli abusi e i maltrattamenti provati e riprovati nelle sentenze della magistratura".

L'esponente toscano di FdI ricorda che "ancora oggi al Forteto vive e lavora, anche con ruoli importanti, la maggior parte dei condannati: cade così la storiella ipocrita della discontinuità con il passato dell'attuale governance della cooperativa" e pertanto "aver scelto di ospitare lo stand è un fatto vergognoso, l'ennesimo schiaffo, quello definitivo, alle centinaia di vittime che hanno avuto la vita rovinata da quell'esperienza". Una decisione che Donzelli contesta perché arriva dopo le sentenze della magistratura, le relazioni delle commissioni d'inchiesta regionali e l'approvazione anche da parte della Camera di una commissione d'inchiesta parlamentare sulla vicenda

"È la dimostrazione che le posizioni del Pd sono solo dettate dall'inopportunità politica di continuare a fare muro su una vicenda così clamorosa.

La concessione dello stand è una vicenda che si può spiegare solo con un chiaro legame economico e politico che la sinistra ha ancora oggi con quella realtà", conclude Donzelli che, infine, si chiede "quanto il Forteto ha pagato al Pd per quello stand e se ai loro dirigenti sembri sufficiente per svendere ancora una volta la dignità delle vittime".

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