"Impegni verbali e slogan a fronte di nessun impegno di bilancio. Presidente dalle parole ai fatti". Lo ha detto la presidente dei senatori Fi Anna Maria Bernini in dichiarazione di voto a palazzo Madama sulla fiducia all'esecutivo Conte. "Contraddizioni, tante contraddizioni: questa è la cifra del suo programma", ha detto ancora. L'elenco di "buone intenzioni sono un inganno per gli italiani" se si crede solo di enunciarle, ha proseguito.
E ancora: "Non possiamo concedere la fiducia al suo governo". Bernini ha criticato il discorso del premier come "un dosaggio luogo-comunista" e pieno di contraddizioni, con un elenco di "cosa, ma senza precisare quando e come", e criticando lo scarso numero di donne nell'esecutivo. "Il reddito di cittadinanza - ha aggiunto - spaccherà in due il Paese" e per realizzarlo "state tagliando le pensioni degli italiani".
Sulla giustizia, Bernini ha preso di mira la durata dei processi e la misura dell'agente provocatore "ossia di un signore o di una signora autorizzata a commettere reati per far commettere dei reati... Un'aberrazione per un avvocato del popolo", ha ironizzato, rispetto all'auto-definizione che si dette Conte da premier incaricato. Quanto all'attenzione all'opposizione, Bernini ha detto a Conte che "ascoltare l'opposizione non è sua benevola concessione ma è previsto dalla Costituzione e dal regolamento".
Infine, ribadendo che non ci sarà la fiducia di Fi, la capogruppo ha concluso con una stoccata "lei non è stato scelto né come avvocato né come rappresentante", affermando che Fi "contrasterà i provvedimenti che riterremo dannosi, miglioreremo quelli che riterremo utili per gli italiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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