Dopo 50 ore agli arresti, ieri mattina Christian Piquemal si è sentito male. Reduce dell' Algeria, degli interventi militari in Ciad, Nuova Caledonia e Bosnia e di missioni più segrete da capo della Legione straniera, il 75enne generale quattro stelle non ha retto all' onta di essere fermato dai gendarmi e posto sotto custodia cautelare.
Sabato scorso Piquemal, l'uomo considerato un eroe per l’opinione pubblica, uno che ha servito la patria con lealtà e abnegazione, senza mai venir meno ai suoi doveri, è finito al gabbio. Il motivo? Aver partecipato alla manifestazione di Calais, indetta dal movimento Pegida (Patriottici europei contro l’islamizzazione dell’Occidente) e vietata dalle autorità. A suscitare lo sdegno di molti francesi sarebbe la doppia morale di Hollande: infatti mentre con l'ex militare usa il pugno di ferro, con i militanti di sinistra usa i guanti di velluto e permette che imbrattino la statua del generale de Gaulle.
Pochi istanti prima di essere arrestato, Piquemal ha parlato alla telecamera del sito vicino all' estrema destra Boulevard Voltaire, definendo "scandalosa" la proibizione della manifestazione. "E poi quando vedo i gendarmi che restano a riposo quando risuona la Marsigliese invece di mettersi sull' attenti e cantare con noi - ha aggiunto il generale -mi dico che il Paese sta morendo".
Alcuni segnali indicano che molti si stanno spostando verso l'estrema destra.
Secondo un sondaggio del Cevipof, il centro di ricerche politiche di Sciences Po a Parigi, nel 2012 le intenzioni di voto per il Front National tra poliziotti e militari si fermavano al 30 per cento, mentre a fine 2015 sono arrivate al 51,5 per cento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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