Il Friuli targato sinistra finanzia chi nega le foibe

La governatrice Pd Serracchiani dà 20mila euro all'editore che pubblica libri negazionisti. La denuncia di Forza Italia

Il Friuli targato sinistra finanzia chi nega le foibe

Trieste - La Regione Friuli-Venezia Giulia guidata da Debora Serracchiani, la stellina nazionale Pd, finanzia una casa editrice di una nota negazionista delle foibe. Nel disegno della legge finanziaria 2015 all'articolo 6, comma 10, sono previsti 20mila euro per la Kappa Vu s.a.s. di Udine. I soldi verranno elargiti secondo la norma «per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana». La casa editrice beneficiata stampa anche dei libri nell'idioma locale, ma è specializzata nella revisione storica che punta a demolire il dramma degli infoibati ed i crimini di Tito.

A sollevare il problema ci ha pensato il consigliere regionale di Forza Italia, Roberto Novelli, che presenterà un emendamento in aula per cancellare il finanziamento. La colonna portante della Kappa Vu è Alessandra Kersevan, «riduzionista» delle foibe per sua stessa ammissione. L'ultima opera pubblicata è il tomo sulla Fenomenologia di un martirologio mediatico: le foibe nella rappresentazione pubblica dagli anni Novanta ad oggi . In vendita on line si può acquistare a soli 6,38 euro «Da Sanremo alle foibe», un libello che cerca di demolire l'opera teatrale di Simone Cristicchi sul dramma dell'esodo istriano alla fine della seconda guerra mondiale. Secondo la casa editrice la pubblicazione «offre agli antifascisti, ma anche a un pubblico più vasto, alcuni mezzi “di difesa culturale” di fronte all'aggressività psicologica e mediatica del nuovo pensiero unico, cosiddetto “condiviso”, di cui il lavoro di Cristicchi è secondo noi espressione». Kersevan sostiene che la memoria delle foibe fu creata ad arte nel dopoguerra per screditare il movimento partigiano. Secondo lei gli infoibati non sono certo migliaia ed in gran parte collaborazionisti o fascisti. La foiba di Basovizza, monumento nazionale, è frutto di propaganda e nessuno sarebbe mai stato lanciato nella voragine dai partigiani di Tito.

«La nostra regione ha vissuto questa tragedia e finanziamo una casa editrice che lo nega? È come se elargissimo soldi a chi dice che l'Olocausto è un'invenzione», dichiara l'azzurro Novelli. L'assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, spiega che «la Kappa Vu è stata finanziata anche in passato da giunte di centrodestra. Non sono assolutamente d'accordo con le tesi negazioniste del dramma storico sulle foibe, ma se bloccassimo i fondi andremmo ad intaccare la libertà d'espressione e pensiero». L'assessore auspica l'apertura di un dibattito sul tema in aula consiliare. In passato era scoppiato un pandemonio per l'invito a un ex SS a Trieste da parte dell'associazione Novecento. L'assessore comunista, Roberto Antonaz, della giunta Illy di allora, aveva tuonato: «Neanche un euro alla Novecento».

I contributi furono ridotti ed oggi cancellati. Quest'anno sono in tanti a storcere il naso accusando che i finanziamenti regionali sono a senso unico verso un mondo vicino alla sinistra, compresi i negazionisti delle foibe.

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