Il fronte estero di Berlusconi: pronto a tornare da Putin

Faccia a faccia sul Mar Nero con il presidente russo. Sul tavolo i rapporti tra Europa, Stati Uniti e Russia

Il fronte estero di Berlusconi: pronto a tornare da Putin

L'obiettivo è quello di dare seguito ai colloqui avvenuti a fine giugno nella repubblica siberiana dell'Altai, incontro nel quale Berlusconi e Putin ebbero modo di confrontarsi sull'agenda politica internazionale. In quell'occasione il presidente di Forza Italia spiegò come questa sua iniziativa diplomatica fosse dovuta alla necessità di «rendersi utile alla pace e al miglioramento delle relazioni tra l'Europa, gli Stati Uniti e la Federazione Russa». Nel frattempo il groviglio della crisi greca non si è certo dipanato e Putin ha chiamato a raccolta in Russia i vertici dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), per un summit nel quale è stata discussa la creazione di una Banca dello Sviluppo interamente dedicata ai Paesi di quest'area.

Se la politica estera resta una grande passione per Berlusconi, il presidente di Forza Italia sta ascoltando da settimane pareri e opinioni sullo stato del partito, con l'idea di un rilancio in vista dei grandi appuntamenti elettorali del 2016, quando si giocherà una partita fondamentale con il voto in quasi tutte le grandi città italiane. Berlusconi è convinto che Forza Italia abbia tutte le possibilità di recuperare consenso tra gli astenuti di centrodestra. Da questo punto di vista non c'è alcuna nostalgia per il Patto del Nazareno, nonostante i periodici tentativi di accreditare la volontà di procedere con una marcia indietro. In questo senso l'annunciato sostegno dei «verdiniani» a Matteo Renzi - che prenderà corpo a settembre nel voto sul ddl riforme al Senato - viene accettato come una circostanza ormai scontata e acquisita.

L'idea di fondo è quella di tornare sul territorio, di rinnovare, dando spazio agli amministratori locali più capaci, ma anche individuare nuove figure provenienti dalla società civile. Nel partito stanno partendo una serie di iniziative con cui far ripartire dal basso il motore dell'attività politica. La prossima settimana sarà decisamente intensa. Si comincia giovedì 16 quando nell'auletta dei gruppi della Camera Marcello Fiori riunirà la prima assemblea degli eletti di Forza Italia. L'obiettivo è quello di far capire che il partito è vivo e vegeto, è presente nelle istituzioni e vuole ripartire proprio dalla centralità degli eletti per cercare nuovi spunti. Sabato 18 al monastero di Santa Croce di Ameglia, in provincia di La Spezia, si svolgerà una giornata di formazione per amministratori locali intitolata «Con la voglia di fare l'Italia», fortemente voluta da Alessandro Cattaneo, Giovanni Toti e Deborah Bergamini a cui prenderanno parte molte delle giovani leve del partito.

Infine lunedì 20 sarà la volta di Antonio Tajani, nella sede del Parlamento europeo di Roma, organizzare un incontro-dibattito con parlamentari europei e nazionali, ma anche con eletti negli enti locali, per parlare di lavoro, immigrazione e preparare i contenuti del congresso del Ppe che si terrà in ottobre a Madrid e al quale parteciperà anche lo stesso Berlusconi.

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