"Se l'Europa non mi ascolterà, sui migranti ho già pronto il piano B". Per ventiquattr'ore gli italiani si sono chiesti cosa contenga questo "piano B" annunciato ieri da Matteo Renzi in una intervista al Corriere della Sera. E oggi, sempre dalle colonne del quotidiano milanese, vengono delineati i punti principali di questa nuova strategia. Il cuore del piano sono i permessi temporanei che l'Italia concederà ai richiedenti asilo per permettere loro di varcare la frontiera e circolare in Europa. Le navi straniere che soccorrono gli immigrati in acque internazionali non potranno più riversarli sulle coste italiane, ma saranno costretti a trasferirli nei propri Paesi. E, per concludere, il premier punta ad avviare un'operazione contro gli scafisti che coinvolga alcuni Stati dell'Unione europea e l’Egitto.
A far implodere la situazione è stata sicuramente la Francia quando ha chiuso la frontiera con l'Italia infrangendo palesemente il Trattato di Schengen. Da qui la mossa elaborata dai tecnici di Palazzo Chigi di concedere permessi provvisori d’identità che consentano ai richiedenti asilo di viaggiare all'interno dell'Unione europea. Per tamponare l'emergenza clandestini, invece, il governo si sarebbe finalmente convinto a facilitare le espulsioni. L'idea è di far partire, con procedure d'urgenza, voli charter che svuotino i centri di prima accoglienza sempre più al collasso. Prima, però, dovrà spuntarla con i Paesi d'origine che dovranno controfirmare l'accordo. Paesi come la Costa D’Avorio, il Senegal, il Bangladesh, il Mali e il Sudan che non scalpitano certo per farsi riportare indietro migliaia di disperati.
Il "piano B" mira ad affrontare anche il nodo della Libia. Dal momento che l'Onu non darà mai il via all'intervento militare, Renzi vorrebbe studiare a Bruxelles il modo di agire lungo le coste libiche da cui ogni giorno partono gli immigrati. Al vaglio c'è l'ipotesi di impedire alle navi straniere che soccorrono i clandestini in acque internazionali di portarli nei nostri centri di prima accoglienza. Ma la misura è ancora tutta da valutare. Tanto che Renzi si sta già muovendo su più fronti. Uno di questo è quello con le Regioni del Nord che si sono rifiutate di accogliere altri clandestini. Il premier è pronto a forzare la mano mettendo a disposizione almeno tre caserme al nord (due in Veneto e una a Montichiari, nel Bresciano) e un paio al sud (Civitavecchia e Messina).
Strutture che, però, non sono ancora pronte per ospitare centinaia di persone. Così, finché i lavori di ristrutturazione non saranno terminati, il Viminale potrebbe allestire vere e proprie tendopoli per ospitare gli immigrati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.