Il tema della trasparenza di think tank e fondazioni politiche è uno degli eterni ritorni nel dibattito pubblico italiano. Ad accendere l'ultima miccia è stato un botta e risposta tra David Sassoli, europarlamentare Pd, che chiedeva di «fare chiarezza» sulla piattaforma Rousseau, e Gianluigi Paragone, senatore grillino che ha risposto piccato dal Blog delle Stelle. Quella delle fondazioni è una giungla bipartisan. E ci sono dentro molti esponenti del governo Lega-M5s. Openpolis e Agi, nel rapporto «Cogito ergo sum», hanno censito 101 su un totale di 121 think tank. Si scopre così che solo 19 fondazioni pubblicano il proprio bilancio sul web. Tra queste, tre sono legate ai gialloverdi: l'Associazione Rousseau, l'Associazione Gianroberto Casaleggio e a/simmetrie. La «sovranista» a/simmetrie è presieduta da Alberto Bagnai, economista e senatore della Lega, ne fanno parte Paolo Savona, ministro degli Affari Europei, il suo sottosegretario Luciano Barra Caracciolo e il vicepresidente è Marcello Foa, giornalista indicato dalla maggioranza come presidente della Rai.
Più trasversale è Aspen Institute Italia. Considerato un tempio dei «poteri forti», vede al suo interno due membri chiave del «governo del cambiamento»: ancora una volta Paolo Savona (nome presente in 5 think tank) e Enzo Moavero Milanesi, ex montiano, attuale ministro degli Esteri. Anche Giovanni Tria, titolare del Mef, colleziona incarichi. L'economista siede nella Fondazione Craxi, fondata da Stefania Craxi, ex parlamentare di Forza Italia, e presieduta da Margherita Boniver, già deputata azzurra. Tria fa anche parte di Iustus, con Giulio Tremonti e Franco Frattini, e Magna Carta, guidata dal senatore di Fi Gaetano Quagliariello. In Rousseau troviamo il Guardasigilli Alfonso Bonafede e il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano.
Il centrosinistra mantiene la palma d'oro con il 35% delle fondazioni censite collegate al Pd. Da Eyu, con a capo il renziano Francesco Bonifazi, a tutta la galassia vicina all'ex rottamatore, fino ai Dems di Andrea Orlando.
Il puzzle dei governativi è completato dalla rete del M5s. Oltre a Rousseau e all'associazione in memoria di Casaleggio Senior, c'è il think tank Group. Un network di cui fanno parte Massimo Colomban, ex assessore della Raggi, e il finanziere Arturo Artom, vicino al duo Di Maio-Casaleggio Jr.
In orbita leghista ci sono anche il Centro Studi Machiavelli, la Fondazione federalista per l'Europa dei popoli capeggiata da Mario Borghezio e Il Talebano, pensatoio fondato da Vincenzo Sofo, salviniano e compagno di Marion Le Pen.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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