"Chi non è d'accordo si faccia un partito suo". Ecco l'ultimo esempio di democariza partecipata e diretta da parte di Beppe Grillo. Il caso Cassimatis continua ad agitare il Movimento Cinque Stelle e il leader del Movimento torna sulla scelta di invalidare il voto online per scegliere la candidata a sindaco di Genova: "Dobbiamo intenderci su che cos’è la democrazia. Una democrazia senza regole non è una democrazia. Noi abbiamo le nostre regole e io, da garante, le faccio rispettare. Chi non è d’accordo, si faccia il suo partito". Una risposta secca quella del leader pentastellato che di fatto non accenna a fare un passo indietro. Dopo aver vietato l'uso del simbolo M5s alla Cassimatis, Grillo rincara la dose e detta la linea al Movimento.
Per Grillo la democrazia pentastellata ha delle regole "che vanno rispettate" e chi non è d'accordo dunque è messo alla porta. Il sistema delle votazioni online per decidere i nomi dei candidati pare faccia acqua da tutte le parti. E non è la prima volta che viene registrata una "sterzata" dopo il voto da parte del leader pentastellato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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