Serve un riconoscimento giuridico anche per “i profughi climatici". È questa la novità lanciata oggi dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni durante il convegno "Immigrazione, rifugiati e politiche di asilo", organizzato dall'Università Bocconi di Milano e dalla fondazione Rodolfo Debenedetti. "
Secondo Gentiloni “non sono soltanto le guerre in Siria e Iraq ad avere un impatto sui flussi migratori, ma anche l'aumento demografico mondiale e i cambiamenti climatici che in Africa causano siccità e carestie, che stanno colpendo, ad esempio l'Etiopia e il Mozambico". Il titolare della Farnesina ha poi ricordato "il 18 maggio a Roma si terrà la prima Conferenza inter-ministeriale Italia-Africa", e quella sarà l'occasione per parlare anche del "Migration compact", la proposta italiana per ridurre i flussi migratori provenienti dalla rotta mediterranea.
Per il ministro degli Esteri "dobbiamo aiutare l'Africa a procedere su un cammino di sviluppo sostenibile, oltre che sostenerla sul fronte della stabilizzazione e della sicurezza", attraverso gli "Ue-Africa bond", titoli con cui finanziare i progetti infrastrutturali e consentire la crescita dei paesi africani. Ma Gentiloni rassicura che “per ora i numeri non sono particolarmente allarmanti, sono in lieve aumento sugli anni precedenti. Ma bisogna muoversi, perché se non facciamo questo patto con i paesi africani e se non ci mettiamo soldi, risorse e impegno politico di tutta l'Europa possiamo correre il rischio di un aumento dei flussi”.
L’Italia sta facendo la sua parte ma “ci aspettiamo che anche l'Europa ci metta lo stesso impegno che ha messo nell'accordo con la Turchia per gestire i flussi sulla rotta balcanica", ha concluso il titolare della Farnesina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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