Giallo sulla cura di Ebola "Esiste un siero segreto"

Secondo la Cnn si tratta di un farmaco testato, sinora, solo sulle scimmie Il medico ricoverato ad Atlanta, dopo la somministrazione, è migliorato

Personale medico assiste sospetti malati di ebola a Conakry, Guinea
Personale medico assiste sospetti malati di ebola a Conakry, Guinea

New York - È racchiuso in tre fiale di un siero sperimentale top secret l'estremo tentativo di salvare i due medici missionari americani colpiti dal virus Ebola in Liberia: a rivelarlo la rete televisiva «Cnn», secondo cui Kent Brantly, il medico arrivato sabato negli Usa e ricoverato all'Emory University Hospital di Atlanta, è stato il primo a ricevere il nuovo ritrovato chiamato «Zmapp».

Il siero, prodotto in America dalla azienda di biotecnologie Mapp Biopharmaceutical Inc., non era mai stato usato prima sugli esseri umani, ma ha permesso di ottenere risultati promettenti negli esperimenti effettuati sulle scimmie. Secondo le fonti citate da Cnn, il composto è un «anticorpo monoclonale di tre topi»: per ottenerlo, i ratti sono stati esposti a frammenti del virus Ebola, e gli anticorpi formatisi in risposta nel loro sangue sono stati successivamente raccolti per mettere a punto il farmaco che dovrebbe impedire l'ingresso del virus nell'organismo e di infettare nuove cellule. Le fiale del siero segreto sono state trasportate dagli Usa all'ospedale in Liberia dove i due medici erano in cura giovedì mattina, e secondo gli esperti, già dopo un'ora dalla somministrazione, le condizioni di Brantly sarebbero migliorate notevolmente, tanto che il risultato è stato definito da uno dei dottori «miracoloso». Lo ZMapp, oltre a non essere stato approvato per l'uso sulle persone, non era finora nemmeno passato attraverso la sperimentazione clinica, pratica standard per dimostrare la sicurezza e l'efficacia di una medicina.Iil processo grazie al quale è stato inoculato ai due missionari infettati potrebbe essere basato sulla norma chiamata «compassionate use» (uso compassionevole) della Food and Drug Administration, la quale permette in casi eccezionali l'accesso a farmaci sperimentali anche al di fuori dei test clinici. Nel frattempo, come riporta la Cnn, visti i «risultati promettenti» il 30 luglio la Defense Threat Reduction Agency, agenzia delle Forze Armate responsabile per le minacce chimiche, biologiche e nucleari, ha approvato nuovi finanziamenti per la Mapp Biopharmaceutical. La sieroterapia che sta facendo migliorare Brantley «è un approccio che si usa da sempre: pensiamo al siero anti-vipera - ha spiegato Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità (Iss) - e permette di sfruttare gli anticorpi delle persone guarite per combattere la malattia». «Ebola è una malattia orfana - ha aggiunto - è molto rara, e alle case farmaceutiche non conviene investire nella ricerca. Gli unici che possono farlo sono gli istituti pubblici». Se le condizioni di Brantly continuano a migliorare, tuttavia, un frate medico di Lagos, che aveva contratto il virus due settimane fa, è morto. Si chiamava Patrick Nshamdze ed era direttore del Saint Joseph's Catholic hospital a Monrovia, in Liberia. Il sacerdote, che aveva preso i voti nella chiesa dell'Isola Tiberina di Roma, aveva 52 anni.

Intanto, mentre alla Casa Bianca è iniziato il summit Usa-Africa con i leader africani e le loro delegazioni, il direttore del Centers for Disease Control and Prevention, Thomas Frieden, ha annunciato che gli Stati Uniti stanno inviando nell'Africa occidentale 50 esperti per aiutare a combattere il focolaio della malattia.

«La cosa più importante che possiamo fare per proteggere gli americani è quella di fermare il virus alla fonte», ha detto Frieden, sottolineando: «Si tratta della la più grande e complessa epidemia di Ebola della storia. Serviranno mesi, non sarà' facile, ma il virus puo' essere fermato».

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