Ora la Meloni porta FdI nel gruppo Ue guidato dai polacchi di Visegrad

Fratelli d'Italia entra nel gruppo Ecr, di cui Raffaele Fitto è vicepresidente. Per la leader una grande opportunità per cambiare l'Europa

Ora la Meloni porta FdI nel gruppo Ue guidato dai polacchi di Visegrad

"Siamo pronti a sfidare l'Europa di Bruxelles, per costruirne una che possa difendere l'identità, i confini e l'economia reale". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia aderisce così al gruppo Ecr (Conservatori e Riformisti), di cui Raffaele Fitto è vicepresidente. Un blocco guidato, a Bruxelles, dal partito al governo nel principale paese del gruppo di Visegrad. E cioè il Pis polacco.

L'idea dietro l'accordo

Un patto che Fratelli d'Italia conferma essere basato "sulla difesa dei popoli europei, le nostre radici classiche e cristiane, la famiglia tradizionale e la sovranità degli Stati nazionali". Due visioni di Europa molto diverse. Quella di FdI, "delle patrie e delle cattedrali", contro quella "dei burocrati, della grande finanza e dell'immigrazione incontrollata". Per il partito conservatore c'è già un'idea precisa di come l'Europa debba cambiare: "Il nostro modello è una confederazione di Stati liberi e sovrani che cooperano su grandi materie, ma che sono liberi di autodeterminarsi. Il gruppo dei Conservatori è il più affine al nostro modello", ha chiarito Meloni. Secondo la leader, infatti, l'unione può incarnare il ponte "tra i popolari, che speriamo somiglino sempre di più a Vitkor Orban, e l'area rappresentata oggi da Matteo Salvini e Marine Le Pen".

Una "famiglia" che si allarga

Secondo Fitto l'adesione di Giorgia Meloni a Ecr è "un primo decisivo passo verso un grande soggetto politico conservatore e sovranista". Secondo l'ex presidente della Regione Puglia, infatti, la decisione di Giorgia Meloni contribuirebbe ad arricchire, "di un'autorevole e significativa presenza", la famiglia dei Conservatori e Riformisti Europei."Un primo e decisivo passo verso la costruzione, in Italia, di un grande soggetto politico Conservatore e Sovranista che punti, già dalle prossime elezioni, a realizzare un progetto di profondo cambiamento delle istituzioni e delle politiche in Europa", auspica il vicepresidente. Meno ottimista e più realista risulta, comunque, la posizione della leader romana: "Non sono in grado di dirlo ma mi pare difficile che famiglie europee che esistono da molto tempo e che hanno anche i loro riti, la loro storia, le loro aggregazioni e le loro comunità, possano a un certo punto sciogliersi e diventare, tutte insieme una cosa diversa. Ciò non toglie, però, che si possano costruire delle alleanze".

Chi fa parte del gruppo

Ecr, attualmente il terzo gruppo dell'emiciclo europeo, oltre a numerosi Tories britannici (in uscita a causa della Brexit) e al Pis polacco, accoglie il partito autonomista fiammingo Nieuw-Vlaamse Alliantie (N-Va, Belgio), l'olandeese Christen Unie, Noi per l'Italia, di Fitto appunto, i conservatori dell'Lnnk lituano, il Fianna Fail irlandese, Reload Bulgaria, il Movimento Nazionale Bulgaro Mro, il Partito dei Finlandesi Peussuomalaiset, gli Sverigedemokraterna svedesi, il Partidul M10 rumeno, il

Partito Unionista dell'Ulster, gli slovacchi di Olano, di Nova e di Libertà e Solidarietà (Sas), il Partito Conservatore Croato, i danesi del Dansk Folkeparti e i liberalconservatori del Partito Civico Democratico ceco Ods.

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