Il grido d'allarme è forte e arriva dalle colonne del Foglio, dove Zvi Ammar, presidente del Concistoro israelita di Marsiglia, racconta di un'Europa sempre meno pronto ad accettare l'identità ebraica, dove "la kippah può mettere in pericolo con gli ebrei". Dove indossarla "può ucciderti" e farti diventare "un obiettivo chiaramente individuato".
Zvi Ammar ha chiesto ai 70mila ebrei di Marsiglia di non metterla più, e ribadisce la sua posizione, convinto che sia meglio un giorno riconoscerse di essersi sbagliato che "sopportare il peso sulla coscienza" di nuovi attacchi, o peggio, in una città che sarà anche nota per essere assai multiculturale, ma in cui gli attacchi antisemiti si ripetono con cadenza sconcertante.
"Essere orgogliosi del giudaismo è bene, anche io lo sono, ma di fronte al pericolo ci sono limiti all’orgoglio - dice Ammar -. Noi preferiamo restare in vita. Ora siamo in uno 'stato di guerra'".
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