Saranno 39 i sottosegretari del governo giallo-verde. Pedine dell'esecutivo a cui vanno aggiunti altri 6 viceministri per un totale di 45 nomine. È questa la decisione presa dal consiglio dei ministri di questa sera iniziato intorno alle 20.30 e concluso dopo circa 40 minuti di discussioni sui nomi da piazzare nelle caselle di sottogoverno.
Ad annunciare le nomine è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Il giuramento è previsto per domani pomeriggio intorno alle 13. Il Consiglio dei Ministri, però, si è chiuso senza chiarire il nodo delle deleghe. Almeno non ufficialmente. Oggi Di Maio aveva detto di voler tenere per sé la delega alle telecomunicazioni. Mentre Matteo Salvini, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezza, ha confermato che quella ai servizi segreti rimarrà invece nelle mani del premier Giuseppe Conte.
Sullo sfondo resta il nodo delle presidenze delle Commissioni di garanzia, quelle che - per prassi - sono sempre state assegnate alle opposizioni. Sul banco degli imputati c'è Fratelli d'Italia, partito che è stato molto vicino ad entrare in maggioranza ma che ora si trova all'opposizione. Alla capigruppo di Palazzo Madama si è deciso che anche chi si è astenuto sul voto di fiducia sarà considerato forza di opposizione. Dunque il partito di Giorgia Meloni potrebbe incassare la guida della Commissione Copasir al governo. Il Pd è già sulle barricate. Ma Fraccaro assicura: "Non ne abbiamo parlato".
Presto, invece, dovrebbero cominciare a lavorare a pieno ritrmo le commissioni parlamentari. "Avevo promesso che avremmo provveduto nel giro di pochi giorni e abbiamo rispettato l'impegno preso con le Camere - ha Riccardo Fraccaro - La centralità del Parlamento per noi è fondamentale, ora speriamo che le commissioni possano partire velocemente per affrontare i temi di questo nuovo corso".
Ecco tutti i nomi:
Sottosegretari alla presidenza del Consiglio saranno Guido Guidesi, Vincenzo Santangelo, Simone Valente (Rapporti con il parlamento e democrazia diretta); Mattia Fantinati (Pa); Stefano Buffagni (Affari regionali e autonomie); Giuseppina Castiello (sud); Vincenzo Zoccano (Famiglia e disabilità); Luciano Barra Caracciolo (Affari europei); Vito Claudio Crimi (Editoria); Vincenzo Spadafora (Pari opportunità e giovani).. Agli Esteri invece finiranno Emanuela Del Re, Manlio Di Stefano, Riccardo Merlo e Guglielmo Picchi. A sostenere Matteo Salvini all'Interno ci saranno Stefano Candiani, Luigi Gaetti, Nicola Molteni e Carlo Sibilia. Alla Giustizia, invece, trovano posto Vittorio Ferraresi e Jacopo Morrone. La Trenta alla Difesa potrà contare su Angelo Tofalo e Raffaele Volpi. Al Mef invece va l'ex sindaco di Padova Massimo Bitonci e Alessio Villarosa, mentre saranno viceministri la M5S Laura Castelli e il leghista Massimo Garavaglia. Allo Sviluppo economico invece i nomi fatti dal Consiglio dei ministri sono quelli di Andrea Ciotti, Davide Crippa, Dario Galli, Michele Geraci. All'Agricoltura solo due sottosegertari: Franco Manzato e Alessandra Pesce. E poi il capitolo Ambiente: qui sono stati nominati Vannia Gava e Salvatore Micillo. Alle Infrastrutture e Trasporti invece Michele Dell'Orto, Edoardo Rizzi e l'economista Armando Siri. Con Di Maio al ministero del Lavoro ci saranno invece Claudio Cominardi, Claudio Durigon.
All'Istruzione Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano. Ai Beni Culturali Lucia Borgonzoni, ex consigliera della Lega a Bologna, e Gianluca Vacca. Alla Salute Armando Bartolazzi, Maurizio Fugatti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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