Sistemato il caos del decreto fiscale, il governo si prepara a rispondere alla lettera della Commissione Ue sui conti pubblici. E si prepara a rimandare al mittente le richieste di abbassare il rapporto deficit/pil
Secondo fonti di Palazzo Chigi, infatti, la manovra sarà "di fatto confermata" nella sua stesura già approvata. "Rispetto al trend abbiamo già una revisione con una situazione di 1,2 dallo 0,8% a cui, se aggiungiamo le clausole di salvaguardia, arriviamo intorno al 2%. Come vedete arriviamo al 2,4%. La situazione che ereditiamo è questa", ha detto Giuseppe Conte dopo il Consiglio dei Ministri che ha dato mandato a Giovanni Tria di redigere la risposta da inviare lunedì, "Stiamo varando i piani di riforme strutturali più importanti della storia d'Italia". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a palazzo Chigi. "Sono tutti provvedimenti che stanno tutti uscendo nell'arco di qualche settimana. Sono queste le misure che servono al nostro Paese. Da queste riforme ci sarà un incremento del Pil dallo 0,5% all'1,2%".
"Da parte dell'Unione europea c'è un clima di disponibilità al dialogo.
Riconosciamo il ruolo e la funzione delle istituzioni europee, siamo collocati pienamente in Europa", ha assicurato il premier italiano, "Noi in questo momento pensiamo che l'importante sia spiegare perchè e come abbiamo impostato questa manovra. Con Juncker ci sarà un incontro perchè vogliamo a tutti i livelli il dialogo. Siamo convinti di non aver gonfiato i nostri numeri. Se avessimo fatto una manovra azzardata avremmo potuto dire 'avete ragione'".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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