Grillo cambia idea sulle grandi opere: "Servono porto e Terzo Valico"

Nella prima delle due tappe genovesi del suo "Insomnia" tour, Beppe Grillo ha sorpreso tutti con una clamorosa marcia indietro sul tema delle grandi opere. "In città hanno aperto tre nuove strade, bene. Porto e Terzo Valico? Ci vogliono"

Grillo cambia idea sulle grandi opere: "Servono porto e Terzo Valico"

"Bisogna fare il Terzo Valico, ma non finire a Tortona, deve arrivare a Milano. Dopo il crollo di ponte Morandi a Genova sono state aperte tre nuove strade. Bene. Il progetto del nuovo porto? Serve anche questo". A parlare non è il presidente di Confindustria, nè un politico di Forza Italia o della Lega. Ma Beppe Grillo.

Avete capito bene. Il guru del Movimento 5 Stelle, che da quando ha scoperto la sua passione per la politica ha fatto della lotta alle grandi opere il suo marchio di fabbrica, la musa ispiratrice del suo programma fin dai tempi del V-Day e degli Amici di Beppe Grillo, ora cambia idea. Con tanti saluti alla teoria della decrescita.

Durante la prima delle due tappe genovesi del suo spettacolo "Insomnia. Ora dormo", Beppe Grillo ha lasciato il pubblico senza parole. Repubblica racconta che a un certo punto il comico genovese ha attaccato una filippica sulle grandi opere. Tema che da sempre appassiona gli elettori del Movimento 5 Stelle, i quali per anni hanno creduto a Grillo sulla necessità di dire no a tutte le grandi infrastrutture: Tav, Tap, Terzo Valico e così via.

E proprio il Terzo Valico - linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Genova a Milano i cui tempi di realizzazione si sono dilatati all'infinito a causa dei ritardi imposti da una certa politica - è stato oggetto di una sorprendente riflessione di Grillo. "Bisogna farlo - ha urlato il comico - ma non deve finire a Tortona, deve arrivare a Milano". E ancora: "Questa città (Genova, ndr) è strana: il traffico dopo il ponte Morandi sembra che vada meglio di prima, hanno aperto tre strade, bellissimo, ci vuole. E ci vuole anche il porto", riferendosi al piano di investimenti da più di un miliardo di euro previsto e finanziato dal Decreto Genova e dal Bilancio 2019 per la ripresa e lo sviluppo del porto del capoluogo ligure.

Poi Grillo è tornato sull'attualità con le solite battute già sentite nelle tappe precedenti dell'Insomnia tour. "Di Maio? Gigi è una garanzia, spero senza avviso. Il M5S? È nato perchè non digerivo, quindi non dormivo. Salvini? Come il Mago di Oz, una volta fa il pompiere, un'altra il carabiniere o il poliziotto. Mentre il Pd è morto per mancanza di narrazione. Non ha senso dell'umorismo.

Loro godono del loro insuccesso per dire 've lo avevamo detto'". Infine un commento in chiave satirica sulla recente approvazione della legge sulla legittima difesa: "Dico che se mi entra in casa un leghista gli tiro un libro, nella speranza che se lo legga...".

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