Il bonus di 80 euro, uno dei "cavalli di battaglia" di Matteo Renzi da presidente del Consiglio, "non sarà eliminato". A dichiararlo è il ministro dell'Economia e delle finanze Roberto Gualtieri, in audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato. "Il bonus di 80 euro non sarà eliminato: è comunque intenzione del governo avviare una riforma dell'Irpef ma non si può fare nei pochi giorni che ci separano dalla Manovra" ha detto il titolare di via XX settembre nell'audizione sulla nota di aggiornamento al Def dove ha rassicurato i parlamentari sulla finanza pubblica: il rapporto Deficit/Pil si attesterà al 2,2%, con una crescita del Pil dello 0,2% nominale e 0,6% reale per il 2020.
Andando per ordine; in primis Gualtieri ha rassicurato sul blocco degli aumenti delle aliquote Iva, anche se non ha escluso che in futuro "si possano valutare rimodulazioni" al fine di realizzare un "più equo ed efficace meccanismo delle aliquote" e considerando che le modifiche della aliquote possono "anche costituire un volano a incentivi a forme di pagamento digitale".
Sul tema pressione e cuneo fiscale il ministro Gualtieri ha affermato che l'Italia la ridurrà "di qualche punto decimale", attraverso un ripensamento dell'Irpef e mantenendo il tanto "vituperato" Bonus degli 80 euro voluta da Matteo Renzi. Per quanto riguarda la Flat Tax il democrat ha spiegato che "quella che c'è non si modifica"; dunque nessun ampliamento come quello "sognato"dalla Lega e da Matteo Salvini che avrebbe voluto allargare il regime forfettario a chi guadagna fino a 100mila euro all'anno.
Infine il Sud, da rilanciare, nelle ricette di Gualtieri, attraverso il credito
di imposta: "Metteremo 674 milioni per il credito di imposta al Sud", ha dichiarato, aggiungendo che "è una misura importante che può insieme ad altre (industria 4.0) essere un volano importante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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