Il Movimento Cinque Stelle torna a mettere nel mirino la Lega. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: la Tav. I pentastellati vorrebbero bloccare l'opera, mentre il Carroccio vorrebbe portarla avanti. Ed è su questo tema che si gioca una pericolosissima partita per l'esecutivo e per i gialloverdi che devono fare i conti sulle continue tensioni sulla Torino-Lione. E a riaprire lo scontro ci pensa il sottosegretario Buffagni (M55s) che sul Fatto minaccia di fatto la Lega di Matteo Salvini: "C’è un limite a tutto. I leghisti sono sempre stati contrari all’opera, basta guardare quanto dicevano sui territori. Oggi però l’informazione ha trasformato il Tav in un’opera essenziale, e così la Lega per fini elettorali dice di volerla. Ma gli interventi che servono sono ben altri, a partire dai ponti e dal Sud".
Poi lo stesso Buffagni commenta le parole del ministro del Tesoro, Giovanni Tria chesi è schierato in modo chiaro a favore della realizzazione dell'Alta velocità con la Tav sulla linea Torino-Lione: "C’è un contratto di governo. E c’è un limite a tutto....La nostra linea è molto chiara: ci sarà un tavolo che troverà una soluzione condivisa, come è sempre accaduto fino a questo momento su tutto". Sul futuro dell'esecutivo però non vede aria di tempesta: "Durerà per cinque anni. Fa sorridere come quelli che governavano prima ora invochino un mini- Tav, che oltretutto non si sa neppure cosa sia.
Volevano buttare miliardi per un'opera che descrivono sovra-dimensionata". "Noi -spiega- vogliamo aprire tutti i cantieri, tanto che abbiamo appena sbloccato il quinto lotto del Terzo Valico. Piuttosto, vanno cambiate le norme folli sugli appalti, messe da chi c'era prima di no".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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