Certe volte accade che la spending review diventi un'opinione. Per risparmiare sulle spese per l'acquisto di giornali e riviste, la Regione governata da Debora Serracchiani, che oltre alla presidente del Friuli-Venezia Giulia fa anche la vicesegretaria del Pd di Renzi, ha deciso di eliminare dal plico dei quotidiani da destinare alla sala stampa del consiglio regionale Il Giornale e Libero . Curioso caso, davvero. L'imparziale scure dei tagli che colpisce qua e là, non ha sfiorato la stampa amica, ma è calata sulla cronaca poco gradita al colore dell'attuale amministrazione regionale. D'altronde in tempi di «vacche magre», a qualcosa bisognerà pur rinunciare. Sacrificio durissimo per Serracchiani e la sua giunta, ma tant'è. La sforbiciata non è sfuggita all'opposizione di Forza Italia, che già grida alla «censura» e parla di «pensiero unico del Pd». Un'assenza, quella del nostro quotidiano e di Libero dall'Aula, che è balzata agli occhi dei consiglieri azzurri nell'ultimo mese. Inizialmente è parsa una coincidenza, che poi si è fatta evidente fino a spingere i forzisti ad approfondire e ad avviare alcune verifiche interne. Che non hanno tardato a svelare l'arcano. Ma che impiccioni, che c'è di strano? Gli uffici dovevano ridurre la spesa. È furiosa la deputata Sandra Savino, coordinatrice di Fi in Fvg, che ha dato mandato ai suoi di preparare un'interrogazione in consiglio regionale: «Questa è la tattica dell'imbavagliamento di certa parte politica, che non ammette il diritto di espressione, e non gradisce un'informazione a 360 gradi. Non perché non si condividono idee diverse allora non si leggono più i giornali. E questa - rincara Savino - è la stessa tattica che vige nella regione Friuli-Venezia Giulia, dove per il governatore l' opposizione non deve esistere, non ha diritto di parola né di pensiero. Come se noi, invece, non rappresentassimo tutti i cittadini che ci hanno votato e che ci hanno dato mandato in consiglio». Se la mettiamo sul piano economico poi, suggerisce la deputata, la scelta è poco furba oltre che dagli effetti irrisori.
«Se si vuole risparmiare allora si taglino tutti i quotidiani, anche Repubblica . E i consiglieri, che se lo possono permettere, se li comprino soli. Questo modo di agire del Pd - dice Savino - è davvero inqualificabile».
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