Non contenta dei danni fatti, Elsa Fornero attacca i trentenni. Se da una parte smorza i torni dell'allarme lanciato la scorsa settimana dal presidente dell'Inps Tito Boeri, che ha evidenziato come gli attuali trentenni rischino di lasciare il lavoro con assegni molto bassi, dall'altra l'ex ministro del Welfare tira le orecchie ai giovani spronandoli di andare a lavorare. "I trentenni pensino a lavorare - spiega la Fornero ai microfoni di Radio Cusano Campus - e non a quanto prenderanno di pensione" .
"Mi sembra che ci sia molto rischio nella piega che ha preso questa discussione - tuona l'ex ministro portato al governo da Mario Monti - rischio e anche un po' di terrorismo psicologico e davvero non ce n'è bisogno". Secondo la Fornero, che ai pensionato ha già tirato brutti scherzi, propone di rimettere al centro della discussione il lavoro: "Non basta una legge per dare alle persone delle pensioni generose. Bisogna fare in modo che i giovani entrino presto nel mondo del lavoro con forme contrattuali il più dignitose possibile. Dobbiamo aiutare le persone a trovare lavoro e poi dire a chi non ce l'ha fatta che avrà comunque una pensione adeguata a carico della fiscalità generale".
Anche sul tema delle pensioni la Fornero si sente in dovere di dire la sua. "C'è allarmismo ingiustificato - incalza ai microfoni di Radio Cusano Campus - l'allarme deve essere sul lavoro non sulle pensioni che i lavoratori prenderanno tra quarant'anni.
Fatico a immaginare un trentenne che pensa già alla pensione. La pensione non può essere la prima preoccupazione. La mia risposta a questo terrorismo psicologico - conclude - è quella di ricordare che le pensioni non ci saranno soltanto se non ci sarà stato il lavoro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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