Chiuse in gabbia. Come animali. E prese in giro. La loro colpa? Rovistare tra i rifiuti in un'«area privata» di un supermercato.
È un bruttissimo «filmino» (guarda) quello che due dipendenti della catena Lidl di Follonica hanno avuto la pessima idea di girare e poi postare orgogliosamente (?) sull'immancabile Facebook.
Un video di pochi secondi, dove alle urla spaventate delle due nomadi si alternano le risate sguaiate di due italiani che, dopo aver scoperto le «intruse», le hanno rinchiuse nel gabbiotto dei rifiuti. Le hanno derise mentre giravano le immagini e poi hanno pubblicato il video sui social scatenando decine e decine di commenti razzisti. I due «cineoperatori» sono stati denunciati dai carabinieri per sequestro di persona. Nel video si vede una donna sui 50 anni che urla forse ferita a un dito (accanto a lei un'altra donna che pare molto più giovane), all'esterno della «gabbia» due individui le prendono in giro, immortalando il triste «show». Tutto è successo giovedì mattina in un'area non aperta al pubblico del piazzale della catena di supermercati Lidl. I carabinieri di Follonica hanno avviato l'indagine proprio dopo aver visto il video pubblicato su alcuni gruppi Facebook. Hanno così rintracciato la nomade e messo a verbale la sua dichiarazione. Poi hanno identificato gli autori che hanno 25 e 35 anni e che sarebbero in procinto di essere sospesi dall'azienda.
«Una cosa inaudita - è il commento del sindaco di Follonica Andrea Benini, riportato in serata dal sito Repubblica.it - di una gravità inaudita. Ho subito chiamato i carabinieri, che erano già intervenuti, ma al di là delle decisioni che nei confronti di queste persone saranno prese sono convinto che serva una reazione della comunità civile. Quello che più mi sconcerta di quel video è la leggerezza e l'assoluta indifferenza rispetto alle donne rom che sono coinvolte, un atteggiamento inaccettabile che colpisce il cuore dei nostri valori. Il Comune non può che reagire in modo severo e immediato di fronte a questo episodio inqualificabile, prenderemo iniziative pubbliche per ribadire il valore della solidarietà e dell'inclusione». Ma qual'è stata la difesa dei due dipendenti del supermercato autori delle immagini dello scandalo? I carabinieri di Follonica riferiscono al Giornale che «entrambi i giovani non sembrano essersi resi conto della gravità del loro comportamento».
Sostengono di «aver sorpreso le due nomadi a rubare in un'area chiusa al pubblico» e di averle per questo «bloccate in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine, prontamente avvertite». Ma la verità è che nessuna chiamata da parte loro è mai arrivata al 112 dell'Arma. L'unica testimoniata di come siano andati i fatti è data invece da quel video. Che ripugna le coscienze, offendendo la dignità umana.
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