Dall'Unione europea arriva un altro avviso al nostro Paese. Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker osserva che "il governo italiano ancora non è formato, il presidente italiano vedrà esattamente di qui a un'ora" Giuseppe Conte. Fino a qui nulla di strano, anzi. Emerge un doveroso rispetto istituzionale.
Nel rispondere ad una domanda riguardante i programmi del prossimo governo italiano in materia di gestione dell'immigrazione, Juncker tiene a precisare: "Non giudichiamo i governi su quello che annunciano, ma su quello che fanno. Ma restiamo attenti, per salvaguardare interamente i diritti degli africani che si trovano in Italia". Accanto a lui c'è il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Moussa Faki Mahamat. Juncker ha aggiunto: "Saremo attenti che i rimpatri degli africani che non hanno diritto a restare in Europa rispettino le regole dei diritti umani". Questo avvertimento sarebbe utile che arrivasse a tutti i Paesi dell'Unione, compresi quelli che, sino ad ora, se ne sono sempre infischiati dell'accoglienza dei migranti e del principio di solidarietà tra i paesi dell'Ue.
Intanto il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, conferma la sua posizione riguardo alla situazione politica del nostro Paese: "Comprendiamo
che il processo costituzionale è in corso, aspettiamo che si concluda". E ribadisce le parole pronunciate alcuni giorni fa da Juncker, secondo cui "l’Europa non sarebbe completa senza l’Italia e senza i cittadini italiani".
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