Una battaglia senza precedenti, tra Papa Francesco e le conferenze episcopali di mezza Europa, con in testa i vescovi belgi e quelli polacchi, contrari all'appello di Bergoglio di ospitare nella parrocchie, nelle comunità e nei santuari i profughi provenienti dai Paesi in guerra. A raccontare l'inedito retroscena è una gola profonda dei Sacri Palazzi che, ieri sera, ha svelato queste e altre trame vaticane all'interno del programma Virus di Raidue, condotto da Nicola Porro, vicedirettore del Giornale . «Perché il Papa non ci ha consultati prima? Perché i parroci vengono messi nelle condizioni di dover ospitare tanti migranti?» avrebbero protestato molti vescovi di Belgio e Polonia, questi ultimi con a capo il cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e segretario particolare di San Giovanni Paolo II.
Il malcontento e i primi mal di pancia, secondo il racconto della gola profonda, sarebbero esplosi dopo le parole di Bergoglio, pronunciate al termine dell'Angelus di domenica scorsa: «Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d'Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma. Mi rivolgo ai miei fratelli Vescovi d'Europa, veri pastori, perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell'Amore». Un appello che a quanto pare però non sarebbe stato ben digerito da molti «pastori»; in Ungheria ad esempio il Cardinale Peter Erdo, arcivescovo di Budapest e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, in un primo momento aveva commentato: «La Chiesa ungherese non può accogliere i migranti per dare loro assistenza, in quanto questo comportamento potrebbe essere qualificato come illegale, come un traffico di esseri umani». Diversa la posizione della Germania che ha accolto in stazione con dolci, caramelle e striscioni di benvenuto i profughi provenienti dalla Siria. «Ci sarebbe stata una lunga telefonata tra Francesco e Angela Merkel - ha raccontato la fonte a Virus - quella della Cancelliera tedesca è stata però una grande operazione mediatica ma anche economica, considerato che la Caritas è il secondo datore di lavoro in Germania dopo la Volkswagen e che troverà grandi benefici economici da questa apertura ai siriani». E poi sempre il cardinale primate d'Ungheria, a dire della gola profonda, si sarebbe chiesto: «Forse il Papa in questo modo troverà occasione per metter ordine al grande patrimonio immobiliare della Chiesa?».
Infatti, nel suo racconto al programma di Porro, l'infiltrato nei Sacri Palazzi ha spaziato su più fronti, come quello dei rapporti tra il Papa e la Cei, con il governo Italiano e il tema più spinoso dei patrimoni della Santa Sede, con stabili e palazzi di lusso di Propaganda Fide a Parigi, Londra, ecc., e con altri investimenti del Vaticano in Asia, tra Singapore e Hong Kong. Prima di chiudere il suo intervento, la gola profonda ha svelato l'ennesimo retroscena: mai come in questo momento i rapporti tra Santa Sede e governo sono stati così tesi per mancanza di interlocutori. «Due cardinali importanti come Betori e Bassetti - ha detto la fonte - pare che siano andati dal Papa a nome di Matteo Renzi, il quale voleva la testa di Galantino, che ha attaccato la classe politica italiana».
Un chiaro riferimento alla polemica estiva che ha visto protagonista il segretario generale della Cei, Monsignor Nunzio Galantino, che avrebbe definito il governo «assente» sul tema dei migranti, scatenando le ire dell'esecutivo: «Da Galantino giudizi ingenerosi, il governo c'è».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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