L'Altra Puglia, l'Anpi di Lecce e diverse associazioni del territorio hanno depositato in procura un esposto per denunciare il reato di apologia di fascismo che sarebbe stato commesso nel corso del comizio elettorale di Matteo Salvini del 10 maggio a Lecce.
"Da alcuni video in rete e dalle informali notizie della stampa presente, in quel contesto alcune decine di partecipanti si sono esibiti nel saluto romano e hanno inneggiato ripetutamente al “Duce”", spiega L'Altra Puglia,"Si è trattato quindi di chiare manifestazioni di apologia del fascismo, sanzionate sia dalla legge Scelba che dalla legge Mancino, sulla cui base nel 2014 ben due distinte sentenze della Cassazione hanno ribadito la condanna di questo tipo di espressioni esteriori in occasioni pubbliche. Per questo motivo chiediamo alla Procura della Repubblica, come recitato nell’esposto, di aprire un’indagine per accertare la sussistenza di questi reati, sanciti anche dalla XII disposizione transitoria della nostra Costituzione".
L'Altra Puglia punta il dito anche contro la procura di Lecce, che ha aperto un’inchiesta per “manifestazione non autorizzata” e per il lancio di uova, nel corso del comizio: "È altrettanto grave che la Digos impieghi le sue risorse ad identificare chi quel giorno manifestava contro la venuta di Salvini a Lecce, il quale per anni ha vilipeso questo territorio ed incitato
all’odio del Nord nei confronti del Mezzogiorno d’Italia, ed al contempo lasci che partiti e movimenti politici incitino indisturbatamente all’odio razziale e violino le leggi italiane facendo apologia di fascismo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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