Napoli è scesa in piazza per protestare contro l'arrivo in città di Matteo Renzi. Sul lungomare è subito salita la tensione quando i centri sociali si sono scagliati contro le forze dell'ordine lanciando sassi ed esplodendo bombe carta. Per fermare gli antagonisti gli agenti hanno sparato i lacrimogeni obbligando il corteo a dividersi.
"Renzi, Napoli non ti vuole". Ma anche: "Napoli città ribelle". Duemila persone sono scese in piazza contro il premier nel giorno della riunione della cabina di regia per la riqualificazione dell'ex area Italsider di Bagnoli, in programma alle 18 in Prefettura a Napoli. "La cabina di regia è una stanzetta preconfezionata - ha tuonato il sindaco Luigi De Magistris - è un luogo pericoloso da cui ci teniamo a distanza". I manifestanti sono partiti da piazza Dante per dirigersi verso piazza Carità, dove diverse camionette della polizia impediscono l'accesso a via Toledo. "Napoli sfiducia il governo Renzi" è la scritta sullo striscione che apre il corteo, accompagnato da un grande pupazzo di Pinocchio con il volto di Renzi. Poco dopo l'ora di pranzo, però, il corteo ha tentato la strada del porto per raggiungere la redazione del Mattino. Trovando la via bloccata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa, i manifestanti hanno quindi cambiato percorso attraversando i Quartieri Spagnoli e i gradoni di Chiaia, per poi riversarsi sul lungomare: qui lo scontro con le forze dell'ordine.
Gli scontri sono subito degenerati. Nel lancio di lacrimogeni avvenuto durante i momenti di tensione tra i centri sociali e le forze dell'ordine sono rimasti coinvolti alcune automobili e gli autobus. Nella calca che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza della Vittoria e Posillipo, alcuni veicoli sono stati avvolti dal fumo. Fortunatamente nessun automobilista è rimasto ferito. Sale a 14 il bilancio dei poliziotti feriti nei tafferugli avvenuti in piazza Vittoria questa mattina, dopo che circa un centinaio di manifestanti staccatisi dal corteo che protestava per la cabina di regia su Bagnoli, hanno tentato di forzare il cordone a protezione dei luoghi in cui sarebbe stato presente il premier Matteo Renzi. Un bilancio probabilmente ancora provvisorio, dato che i servizi delle forze dell'ordine sono tuttora in corso, e ancora gruppi di contestatori si aggirano per la città.
Oltre all'agente ricoverato e medicato all'ospedale Loreto Mare per una ferita lacero-contusa che ha richiesto diversi punti di sutura, causata dal un sampietrino alla sua tibia, ci sono altri 13 poliziotti lievemente feriti. Danneggiate anche mezzi della polizia, compreso quello che montava l'idrante, seppure in maniera tale da non fermarli; spaccato anche uno scudo di uno degli agenti del reparto mobile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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