Il nuovo leader della Cgil, Maurizio Landini, dà subito una sterzata al sindacato e si posiziona nell'area degli anti-Salvini. Il neo-segretario della Cgil infatti ha messo subito nel mirino il ministro degli Interni: "Noi siamo quelli che vogliono cambiare questo Paese, non Salvini, perchè abbiamo una diversa idea di società e invece Salvini, la Lega, ci sta portando indietro". Poi intervenendo al congresso del sindacato attacca anche Di Maio e lancia la sfida ai due vicepremier: "Parlano di lavoro senza aver mai lavorato o essere stati poveri". Parole pensanti che di certo accenderanno lo scontro tra il sindacato "rosso" e il governo. Landini ha poi attaccato ancora il titolare del Viminale: "Visto che Salvini è stato eletto in Calabria, a me è capitato di visitare la baraccopoli di San Ferdinando. Vivono in condizioni disumane, a livello dello schiavismo. Come si fa ad alzarsi la mattina e mettere la nutella sulle fetta biscottate, dire due cavolate, fare un tweet e non porsi il problema che c'è un sistema fondato sullo sfruttamento?".
Infine ha mandato un messaggio alla segretaria uscente, Susanna Camusso: "Susanna - afferma Landini - non solo è importante che tu rimanga nella Cgil ma lo dico e ti chiedo di rimanere in Cgil e di avere un ruolo preciso. Ti chiedo, ti propongo, due deleghe molto precise: continuare la battaglia che a nome della Cgil hai fatto e che ti ha portato vicina al sindacato mondiale, dobbiamo continuare per vincerla.
Lo slogan ’proletari di tutto il mondo unitevì non è del secolo scorso ma ciò che dovremmo perseguire. Susanna gira per rappresentare la Cgil e per rappresentare questa battaglia: un’ambasciatrice sindacale che gira per il mondo. La seconda delega è quella legata al genere e alla cultura del genere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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