Ufficialmente la linea è quella di accusare Maria Elena Boschi di aver «mentito spudoratamente al Parlamento», mentre in privato è Alessandro Di Battista a complimentarsi con il ministro per il suo intervento alla Camera. Qualunque sia davvero la posizione dei Cinque stelle, l'impressione è che questa volta Beppe Grillo abbia regalato a Matteo Renzi l'assist migliore che si potesse aspettare. Con una mozione di sfiducia che si risolve, come da copione, in un inutile buco nell'acqua. E con la Boschi che non solo trova il palcoscenico più adatto ad una difesa efficace, ma che da Montecitorio incassa anche un via libera numericamente molto convinto. Insomma, inconsapevolmente o no, questa volta il Movimento non ha fatto altro che fare un grande favore al premier e al suo governo.E qui sta il punto. Perché non è sfuggito ai più che i Cinque stelle hanno scelto di gestire la vicenda in maniera piuttosto contorta, ai limiti dell'autogol. E ovviamente i maligni non hanno perso l'occasione di far notare come questo sia accaduto all'indomani dell'accordo sulla Consulta con il Pd. Così c'è chi si è chiesto se la pratica Boschi rientrasse in qualche modo nell'intesa sulla Corte Costituzionale. Già, perché la partita poteva essere gestita in tutt'altro modo, a partire dal fatto che se la mozione di sfiducia fosse stata presentata al Senato i numeri sarebbero stati ben più risicati, con il rischio concreto che il gruppo di Denis Verdini potesse avere un ruolo decisivo. Il che, ovviamente, nell'ottica dei Cinque stelle, sarebbe stata per Renzi un'onta di non poco conto. Senza contare che a Palazzo Madama il voto sarebbe stato calendarizzato dopo la Befana, con buona pace del governo e del ministro che sarebbero restati sulla graticola - almeno quella mediatica - per altri venti giorni. Invece, archiviata la sfiducia e forte dei numeri della Camera, da oggi la Boschi può tirare un sospiro di sollievo.Un errore tattico, quello di Grillo e compagnia, tanto strano che qualcuno ipotizza si tratti di una sorta di «secondo atto» dell'intesa sulla Consulta.
Di certo, Stefania Prestigiacomo e Renata Polverini sono rimaste di stucco quando in Transatlantico si sono trovate davanti Di Battista che elogiava la Boschi: «È stata davvero brava». Come lui la pensa la senatrice grillina Serenella Fucksia, che però non si è limitata a dirlo in privato e l'ha postato su Facebook: «Un discorso che merita gli applausi. La Boschi ha fatto la sua bella figura».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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